Il Cremlino ha ridimensionato i piani per un’ulteriore offensiva in Ucraina questa primavera e si concentrerà sulla difesa dei territori conquistati in previsione di una controffensiva delle forze di Kiev che dovrebbe iniziare a breve: la decisione, secondo fonti anonime interpellate dall’agenzia Bloomberg, sarebbe stata presa alla luce degli scarsi progressi registrati finora sul campo di battaglia.
Mosca sta inoltre cercando di arruolare fino a 400mila ‘soldati a contratto’ quest’anno per rimpiazzare le perdite subite finora. Secondo le fonti, infatti, le autorità russe vogliono evitare un’altra mobilitazione su larga scala in vista della campagna per le elezioni presidenziali del prossimo marzo.
Le autorità avrebbero già avviato una campagna per reclutare i mercenari, mentre i funzionari sul campo hanno inviato convocazioni a potenziali volontari puntando soprattutto su veterani e residenti rurali. Allo stesso tempo, alcuni esperti e funzionari ritengono che l’obiettivo dei 400mila “soldati a contratto” non sia realistico.
Kiev chiama Pechino
Intanto, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in un’intervista al quotidiano giapponese Yomiuri Shimbun sostiene che la Cina non si è proposta a Kiev come mediatore nel conflitto in Ucraina: “Pechino non mi ha inviato una proposta per fare da mediatore. Non ho ricevuto la proposta di incontrarci”, afferma Zelensky, aggiungendo: “Inoltre, ho inviato messaggi diretti (a Pechino), attraverso canali diplomatici, dicendo che voglio parlare con il leader della Cina“.
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