Gli Stati Uniti si risvegliano trumpiani: il risultato delle presidenziali Usa 2024 non avrebbe potuto essere più netto. Donald Trump conquista oltre 300 grandi elettori e il 51% del voto popolare. È il 47esimo presidente degli Stati Uniti, dopo una rimonta senza precedenti. Alla festa repubblicana di Palm Beach promette ai suoi “una nuova età dell’oro”. “Fermerò le guerre”, dice e il procuratore tratta la fine dei processi contro di lui. Musk la carta vincente, avrà un ruolo chiave del nuovo governo.
Uomini, latinos, giovani e la classe media del Mid West i grandi elettori del tycoon. Harris chiama per congratularsi, stavolta la transizione sarà pacifica. Il sogno della vicepresidente non ha convinto gli elettori. “Accetto la sconfitta, ma non la fine della lotta”, dice davanti ai fan a Washington. I dem alla resa dei conti dopo il flop: i repubblicani conquistano il Senato e sono in testa alla Camera. Biden invita Trump alla Casa Bianca e domani parlerà al Paese. Wall Street sale del 3,57%, vola Tesla.
Bene dollaro e bitcoin. Borse europee caute, Milano in calo.
Michel chiama Trump, pronti ad approfondire relazioni Ue-Usa
“Mi sono nuovamente congratulato con il presidente americano eletto Donald Trump in una conversazione telefonica. L’Ue e gli Usa condividono valori e interessi comuni. Siamo pronti ad approfondire le relazioni Ue-Usa in tutti i campi. Ho evidenziato le priorità dell’Ue in materia di economia e situazione geopolitica, in particolare Ucraina e Medio Oriente. Continueremo a rendere l’Europa più forte e a investire di più nella nostra difesa e sicurezza”. Lo scrive su X il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel.
Biden, abbiamo cambiato in meglio America
Il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è orgoglioso del lavoro svolto nel quadriennio alla Casa Bianca. “Abbiamo fatto un grande lavoro e abbiamo cambiato in meglio l’America” ha detto Biden nel suo intervento dopo la vittoria di Trump alle presidenziali.
Biden, persa questa battaglia ma non possiamo mollare
“Non possiamo mollare. Abbiamo perso questa battaglia, le sconfitte sono inevitabili, ma mollare è impensabile”. Lo ha detto Joe Biden.
Biden: con Trump transizione ordinata
“Ho parlato con il Preisdente Trump. Da qui sal 20 gennaio la transizione sarà pacifica e ordinata”. Lo afferma il Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, dopo la vittoria di Trump alle presidenziali.
Biden: “Accettiamo la scelta del popolo, non puoi amare il Paese solo quando vinci”
“In democrazia prevale sempre la scelta del popolo, e noi lo accettiamo: non puoi amare il Paese solo quando vinci”: lo ha detto il presidente uscente degli Stati Uniti, Joe Biden, nel primo discorso dopo le elezioni del 5 novembre vinte dal repubblicano Donald Trump.
Biden parla alle 17: assicurerà un “pacifico trasferimento di poteri”
Il presidente degli Stati Uniti Joe Biden terrà un discorso alla nazione dal Rose Garden della Casa Bianca alle 11 ora locale, le 17 in Italia. Secondo i media Usa Biden assicurerà un pacifico trasferimento di poteri al presidente eletto Donald Trump.
Il senatore Cotton si sfila, non vuole ruoli nell’amministrazione Trump
Il senatore dell’Arkansas, Tom Cotton, ha detto alla squadra di Donald Trump di voler restare in Senato e non voler alcun ruolo nell’amministrazione. Lo riporta Cnn citando alcune fonti. Il nome di Cotton è circolato nelle ultime settimane per ruoli di spicco all’intelligence, alla sicurezza nazionale o come segretario alla difesa.
Ocasio-Cortez: “Stiamo per entrare in un’era di fascismo”
“Stiamo per entrare in un periodo politico che avrà conseguenze per tutto il resto nelle nostre vite. Non possiamo mollare”. Lo ha detto la deputata democratica Alexandria Ocasio-Cortez, sottolineando che i democratici se mantenessero il controllo della Camera potrebbero “bloccare alcune delle più odiose proposte proposte” repubblicane. In ogni caso – aggiunge – il Paese è sul punto di entrare in un’era di “fascismo e autoritarismo”. Ocasio-Cortez ritiene che sia ancora troppo presto per puntare il dito contro quello che non ha funzionato ma, come il senatore indipendente Bernie Sanders, è convinta che i democratici debbano riconnettersi con la classe operaia americana.
Bolsonaro chiederà di partecipare all’insediamento di Trump
L’ex presidente del Brasile Jair Bolsonaro chiederà al giudice della Corte suprema (Stf) Alexandre de Moraes di autorizzarlo a partecipare alla cerimonia di insediamento del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, il prossimo 20 gennaio. Al leader dell’estrema destra brasiliana è stato infatti sequestrato il passaporto nell’ambito delle indagini contro di lui per la presunta partecipazione al tentativo di colpo di stato dell’8 gennaio 2023.
“Se Trump mi invita, presenterò una petizione all’Stf e alla Corte suprema elettorale (Tse)”, ha detto Bolsonaro in un’intervista al quotidiano Folha de S.Paulo, evidenziando che il permesso a viaggiare all’estero gli è già stato negato tre volte. “Voglio vedere se (Morales) dirà di no all’uomo più potente del mondo”, ha aggiunto l’ex capo dello Stato che ha dovuto rifiutare l’invito di Trump a seguire lo spoglio elettorale presso la residenza del leader repubblicano a Mar-a-Lago, in Florida, dove Bolsonaro è stato tuttavia rappresentato dal figlio Eduardo, deputato federale.
Pezeshkian: “La vittoria di Trump non fa alcuna differenza per Teheran”
Il presidente iraniano Masoud Pezeshkian ha minimizzato l’importanza dell’elezione di Donald Trump, affermando che non avrà alcun impatto sulla politica della Repubblica islamica. “Per noi non fa alcuna differenza chi ha vinto le elezioni negli Stati Uniti”, le sue parole riportate da Irna. L’Iran – ha proseguito – ha dato priorità allo “sviluppo delle relazioni con i Paesi islamici e con quelli limitrofi”.
Zelensky: “Nessuno può prevedere che cosa farà Trump”
“Ieri ho parlato con il presidente Trump, come molti di voi. È stata una conversazione positiva e produttiva” ma “nessuno può ancora sapere quali saranno le sue azioni concrete”. Lo ha affermato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo discorso al vertice della Comunità politica europea a Budapest, come riporta Rbc Ukraine.
“Ma speriamo – ha aggiunto – che l’America diventi più forte. Questo è il tipo di America di cui l’Europa ha bisogno. E l’America ha bisogno di un’Europa forte. Questo è un legame tra alleati che deve essere valorizzata e che non può essere perso”.
Brasile: “Puntiamo a una relazione pragmatica con gli Usa”
Il governo del Brasile lavorerà per costruire “un rapporto normale” con il prossimo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. Lo ha detto il consigliere speciale per la politica estera della presidenza brasiliana Celso Amorim in un’intervista a Valor Economico, evidenziando l’intenzione Brasilia di instaurare una relazione “pragmatica” con il repubblicano, sulla falsariga di quanto accaduto tra George W. Bush (2001-2009) e Luiz Inacio Lula da Silva nel corso dei suoi primi due mandati (2003 -2010). “Il presidente Lula condannò con veemenza l’invasione dell’Iraq e questo non impedì di alimentare buoni rapporti. Per Amorim, Brasile e Usa “sono i due Paesi più grandi delle Americhe e tra loro deve esserci una buona connessione”. Gli Stati Uniti sono inoltre “il più grande investitore in azioni del Brasile e sono secondi acquirenti delle nostre esportazioni”, ha precisato.
Per Amorim il dialogo con il repubblicano, considerato il guru ideologico dell’ex presidente Jair Bolsonaro, deve essere normale e avvenire “nel rispetto delle differenze” e “delle diverse percezioni del mondo”. “Il Brasile vuole un mondo multipolare, è positivo”, ha detto, evidenziando anche di aspettarsi che il repubblicano dal canto suo rispetti “i leader forti e rappresentativi del popolo”.
Per quanto riguarda il protezionismo commerciale annunciato da Trump, Amorim afferma che questo “è al centro delle preoccupazioni ovunque”, ma bisognerà “avere pazienza” per negoziare con il nuovo governo.
Dopo la vittoria di Trump i 10 maggiori paperoni Usa hanno guadagnato 64 miliardi
Dopo la vittoria di Donald Trump il patrimonio delle 10 persone più ricche del mondo, una lista dominata dai miliardari dell’hi-tech Usa, è aumentato in maniera record. Secondo il Bloomberg Billionaires Index, ieri i 10 paperoni mondiali hanno guadagnato quasi 64 miliardi di dollari, il più grande incremento giornaliero da quando è stato lanciato l’indice nel 2012.
Elon Musk, la persona più ricca del pianeta, ha registrato il più grande incremento con un’aggiunta di 26,5 miliardi di dollari alla sua fortuna, che ora ammonta a 290 miliardi di dollari. Altri beneficiari sono stati Bezos, fondatore di Amazon e seconda persona più ricca del mondo, che ha aggiunto 7 miliardi di dollari alla sua fortuna di quasi 230 miliardi di dollari, e Larry Ellison, presidente della società di software Oracle, storicamente un sostenitore repubblicano, che ha aumentato la sua ricchezza di 9 miliardi di dollari, portandola a 193 miliardi.
Tra gli altri membri della top ten la cui ricchezza è aumentata ci sono il co-fondatore di Microsoft Bill Gates , l’ex amministratore delegato di Microsoft Steve Ballmer e i co-fondatori di Google Larry Page e Sergey Brin.
Wall Street Journal: i consiglieri di Trump raccomandano di congelare la guerra in Ucraina
I consiglieri di Donald Trump gli raccomandano di congelare la guerra in atto tra Russia e Ucraina, fissando l’occupazione da parte della Russia di circa il 20% dell’Ucraina e costringendo l’Ucraina a sospendere temporaneamente la sua richiesta di adesione alla Nato. Lo riporta il Wall Street Journal.
Un’idea proposta all’interno dell’ufficio di transizione di Trump prevedrebbe che Kiev prometta di non unirsi alla Nato per almeno 20 anni. In cambio, gli Stati Uniti continuerebbero a fornire all’Ucraina armi per scoraggiare un futuro attacco russo. La linea del fronte sostanzialmente si bloccherebbe e entrambe le parti concorderebbero su una zona demilitarizzata di 800 miglia. Chi pattuglierebbe quel territorio resta poco chiaro, ma un consigliere ha detto che la forza di mantenimento della pace non coinvolgerebbe truppe americane, né proverrebbe da un organismo internazionale finanziato dagli Stati Uniti, come le Nazioni Unite.
Come nel primo mandato di Trump, diverse fazioni sono pronte a competere per influenzare la politica estera del repubblicano.
Gli alleati più tradizionalisti come Mike Pompeo, l’ex segretario di stato ora in lizza per guidare il Pentagono, probabilmente spingeranno per un accordo che non sembra dare una vittoria importante a Mosca. Altri consiglieri, in particolare Richard Grenell, uno dei principali candidati a guidare il Dipartimento di Stato o a fungere da consigliere per la sicurezza nazionale, potrebbero dare priorità al desiderio di Trump di porre fine alla guerra il prima possibile, anche se ciò significa costringere Kiev a concessioni significative.
Von der Leyen: “Dazi? Con Trump lavoreremo in modo corretto”
“Lavoreremo con la nuova amministrazione Trump in modo corretto. E vedremo cosa ci aspetta. Ho una certa esperienza di lavoro con il presidente Trump dal suo precedente mandato, quindi c’è qualcosa su cui costruire, e penso che sia molto importante che analizzare insieme quali sono i nostri interessi comuni”. Lo ha dichiarato la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, al suo arrivo al summit della Comunità politica europea.
“È nel nostro interesse che gli autocrati di questo mondo ricevano un messaggio molto chiaro che non esiste il diritto della forza, ma che lo stato di diritto è importante, ed è nel nostro interesse comune che non permettiamo ai grandi di intimidire gli altri, ma di avere equità e di avere l’integrità dei paesi e di difenderla, e questa è la strada su cui stiamo lavorando”, ha aggiunto.
Il Cremlino non esclude una conversazione Trump-Putin
La possibilità di una “comunicazione” tra il presidente russo Vladimir Putin e il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump prima della cerimonia di insediamento non è esclusa. “Non è esclusa” ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino, Dmitri Peskov, secondo cui Trump “ha detto che avrebbe chiamato Putin prima dell’insediamento”. Ai giornalisti che gli chiedevano se l’amministrazione presidenziale russa o il ministero degli Esteri russo avessero contattato la campagna di Trump dopo le elezioni ha risposto laconico: “No, perché dovremmo contattarli?”.
Usa-Russia, Lavrov: “Pronti al dialogo ma su iniziativa di Washington”
La Russia è pronta a dialogare con gli Stati Uniti ma l’iniziativa deve venire da Washington. Lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Sergei Lavrov. “Non siamo stati noi a interrompere le relazioni e non spetta a noi offrirne la ripresa. Tuttavia, se ci sarà un’iniziativa per sedersi e parlare onestamente, senza richieste unilaterali, su dove siamo e su come dovremmo andare avanti, non sarà un problema per noi”, ha affermato Lavrov in una conferenza stampa ad Astana.
Rutte: “La Russia una minaccia non solo per l’Europa ma anche per gli Usa”
“Il ruolo della Corea del Nord è fondamentalmente un esempio di come questi Paesi lavorano insieme, Cina, Corea del Nord, Russia e, naturalmente, Iran. E questa è sempre più una minaccia, non solo per la parte europea della Nato, ma anche per gli Stati Uniti, perché la Russia sta consegnando le ultime tecnologie alla Corea del Nord in cambio dell’aiuto nordcoreano nella guerra contro l’Ucraina.
E questa è una minaccia non solo per la parte europea della Nato, ma anche per la terraferma degli Stati Uniti”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea. “E questo significa che l’Indo-Pacifico e l’Euro-Atlantico, ma in particolare anche all’interno della Nato, Stati Uniti, Canada e la parte europea della Nato, dobbiamo lavorare insieme. Quindi non vedo l’ora di sedermi con Donald Trump per discutere di come possiamo affrontare queste minacce collettivamente, cosa dobbiamo fare di più. E sì, parte di questo, e qui ha assolutamente ragione, sarà che dalla parte europea della Nato, dovremo spendere di più, fare di più per soddisfare gli obiettivi di capacità”, ha aggiunto.
Rutte (Nato): “Merito di Trump se ora spendiamo per la Difesa più del 2%”
“Prima di tutto, naturalmente, voglio congratularmi di nuovo con il presidente Trump, per la sua rielezione. È stato davvero un enorme successo per lui, inclusa la conquista della Camera e del Senato. Non vedo l’ora di lavorare di nuovo con lui. Quando era presidente è stato lui nella Nato a stimolarci a superare il 2% e ora, grazie a lui e alla Nato, se togli per un momento i numeri degli Stati Uniti, siamo sopra il 2%, penso che sia merito suo, un suo successo, e dobbiamo fare di più. Lo sappiamo oggi”. Lo ha dichiarato il segretario generale della Nato, Mark Rutte, al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea.
“Gli americani lo hanno eletto, lui è il presidente. Ho lavorato molto bene con lui per quattro anni. È estremamente chiaro su ciò che vuole. Capisce che bisogna avere a che fare l’uno con l’altro per arrivare a posizioni comuni, e penso che possiamo farlo”, ha aggiunto.
Il premier finlandese: “Mandiamo un messaggio chiaro a Trump, dobbiamo sostenere l’Ucraina”
“Penso che oggi dobbiamo dare un messaggio chiaro agli Stati Uniti e alla nuova amministrazione: sosteniamo l’Ucraina finché e quanto necessario, il messaggio deve essere chiaro e forte, e il secondo è che è chiaro che l’Europa deve fare di più per la propria difesa, per rafforzarla e per la propria sicurezza. Questo è un messaggio importante per Trump”. Lo ha dichiarato il premier finlandese, Petteri Orpo, al suo arrivo al vertice della Comunità politica europea.
Meloni sente Musk: “La sua visione una risorsa per gli Usa e l’Italia”
“Nelle scorse ore ho sentito l’amico Elon Musk. Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un’importante risorsa per gli Stati Uniti e per l’Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future”. Lo scrive sui suoi profili social la premier Giorgia Meloni.
Erdogan telefona a Trump: “Spero in una cooperazione più forte”
Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha parlato telefonicamente con il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump. Durante la chiamata, si è congratulato con Trump per la sua vittoria elettorale e ha espresso la speranza di una cooperazione più forte tra Turchia e Stati Uniti nel prossimo futuro. Lo riporta l’agenzia turca Anadolu.
La Cina a Trump: “Nessun vincitore da una guerra commerciale”
La Cina ha messo in guardia che non ci sarebbe alcun vincitore da una guerra commerciale Pechino-Washington dopo la rielezione alla Casa Bianca di Donald Trump, promotore di una campagna elettorale in cui ha promesso dazi al 60% su tutti i beni made in China verso gli Usa. “Come questione di principio, vorrei ribadire che non ci sarebbero vincitori in una guerra commerciale, che non è positiva per il mondo intero”, ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri, Mao Ning.
Iran: “Trump corregga le passate politiche errate degli Usa”
L’Iran, che ha rapporti tesi con gli Stati Uniti da quattro decenni, spera che l’elezione di Donald Trump alla Casa Bianca permetta a Washington di “rivedere le sue politiche errate del passato.” Come ha affermato il portavoce del ministero degli Esteri Esmaeil Baghaei, citato dall’agenzia ufficiale Irna, “abbiamo esperienze molto amare delle politiche e degli approcci dei vari governi americani”.
Il portavoce ha quindi considerato che la vittoria di Trump può essere un’opportunità per gli Usa di “rivedere le sue politiche errate del passato”.
In India è festa nel villaggio del padre di Usha, moglie di Vance
Se la vittoria di Donald Trump è stata accolta con delusione a Thulasendrapuram, il villaggio indiano del Tamil Nadu da cui proveniva il nonno materno di Kamala Harris, un altro villaggio indiano ha festeggiato i risultati delle presidenziali statunitensi con fuochi d’artificio, danze e dolci: Vadluru, nello stato dell’Andhra Pradesh, è infatti il luogo natale del padre di Usha Chilukuru, la 38enne avvocatessa moglie di JD Vance, il prossimo vicepresidente statunitense, che sarà la prima donna di origine indiana a ricoprire il ruolo.
Mentre alcuni zii di Usha vivono tuttora in India, a Chennai, e sono noti come studiosi della letteratura e dei canti vedici, suo padre si trasferì negli Stati Uniti per gli studi universitari nel 1980: Usha è nata a San Diego e ha sposato Vance dieci anni fa.
“Siamo orgogliosi di sapere che una giovane donna nota per i suoi successi professionali ma anche per l’orgoglio delle sue origini indiane entrerà ufficialmente alla Casa Bianca nel ruolo di Second Lady”, hanno detto ai media i parenti di Usha.
Modi sente Trump, “rafforzare relazioni Usa-India”
Il primo ministro indiano Narendra Modi ha avuto un colloquio telefonico con il neoeletto presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, al quale ha espresso la volontà di rafforzare le relazioni tra i due Paesi, soprattutto in settori come la tecnologia, la difesa, l’energia e lo spazio. “Ho avuto un’ottima conversazione con il mio amico, il presidente Donald Trump, e mi sono congratulato con lui per la sua spettacolare vittoria. Non vedo l’ora di lavorare ancora una volta a stretto contatto per rafforzare ulteriormente le relazioni India-Stati Uniti nei settori della tecnologia, della difesa, dell’energia, dello spazio e di altri settori”, ha detto Modi su X.
Giappone: media, premier Ishiba verso incontro con Trump
Prima telefonata tra il premier giapponese Shigeru Ishiba e il presidente Usa eletto Donald Trump, nella mattinata di Tokyo, con “le prospettive di un incontro, e la volontà di confermare l’importanza della alleanza tra i due Paesi”. Ishiba ha detto alla stampa di aver avuto l’impressione durante il colloquio telefonico di discutere con una “persona amichevole con cui poter parlare onestamente”. Secondo i media locali Ishiba sta valutando una tappa negli Stati Uniti alla fine del mese per un incontro faccia a faccia, subito dopo il vertice del G20 in Brasile, previsto tra il 18 e il 19 novembre.
Xi a Trump: “Cina e Usa vadano d’accordo nella nuova era”
Nel messaggio di congratulazioni al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, il presidente cinese Xi Jinping ha auspicato che i due Paesi trovino la strada giusta “per andare d’accordo nella nuova era” e per gestire “in modo adeguato le divergenze”. Nel resoconto riportato dalla Cctv sul messaggio presidenziale, Xi ha sottolineato che “la storia ci mostra che Cina e Stati Uniti possono trarre vantaggi dalla cooperazione e perdere dal confronto”. Una relazione sino-americana “stabile, sana e sostenibile è in linea con gli interessi comuni di entrambi i Paesi e con le aspettative della comunità internazionale”, ha aggiunto Xi.
Xi si congratula con Trump per la sua rielezione
Il presidente cinese Xi Jinping si è congratulato con Donald Trump per la sua rielezione alla presidenza Usa. Lo riferisce il network statale Cctv.
Trump potrebbe annunciare scelte chiave del suo governo a giorni
Donald Trump potrebbe annunciare alcune scelte chiave nella sua futura amministrazione nel giro di pochi giorni. Lo riferisce il suo transition team. “Nei giorni e nelle settimane a venire, il presidente (designato, ndr) Trump selezionerà il personale per servire la nostra nazione sotto la sua guida e promulgherà politiche che rendano la vita degli americani accessibile, sicura e protetta”, si legge in una nota.
Musk, queste elezioni sono solo l’inizio del mio impegno
La campagna presidenziale del 2024 è solo l’inizio delle ambizioni politiche di Elon Musk. Lo ha detto lui stesso parlando in streaming su X con migliaia di ascoltatori mentre volava a Mar-a-Lago per seguire i risultati delle elezioni, come riferisce il Washington Post. Il ceo di Tesla e SpaceX ha detto che America Pac, il gruppo politico pro-Trump che ha formato e finanziato con almeno 118 milioni di dollari di tasca sua, “continuerà dopo queste elezioni e si preparerà per quelle di medio termine e per qualsiasi elezione intermedia”.
Dai Clinton auguri a Trump, “ora governi per tutti”
“Kamala Harris e Tim Walz hanno condotto una campagna positiva e lungimirante di cui essere orgogliosi. Il popolo americano ha votato e Donald Trump e J.D. Vance saranno i prossimi presidente e vicepresidente degli Stati Uniti. Auguriamo loro ogni bene e speriamo che governino per tutti noi”. Lo scrivono in un comunicato l’ex presidente Bill Clinton e la moglie, ex segretario di Stato e candidata alla presidenza, Hillary. “Dobbiamo ricordare – sottolineano i Clinton – che l’America è più grande dei risultati di una singola elezione, e ciò che facciamo ora come cittadini farà la differenza tra una nazione che va avanti o una che cade indietro. Dobbiamo risolvere insieme i nostri problemi e cogliere le opportunità. Il futuro del nostro Paese dipende da questo”.
La Cina si congratula con Trump per la sua vittoria
La Cina si congratula con Donald Trump per la vittoria registrata alle presidenziali americane. Lo ha riferito un portavoce del ministero degli Esteri di Pechino, in risposta a una domanda di commento dopo la pubblicazione dell’esito del voto Usa. “Rispettiamo la scelta del popolo americano e ci congratuliamo con Trump per essere stato eletto presidente degli Stati Uniti”, ha affermato il portavoce in una nota diffusa nella notte.
Borsa di Tokyo, apertura in rialzo (+0,73%)
La Borsa di Tokyo avvia la seduta in rialzo, in seguito alla avanzata sostenuta degli indici azionari statunitensi dopo l’esito delle elezioni americane con la vittoria netta di Donald Trump. In apertura l’indice di riferimento Nikkei avanza dello 0,73% a quota 39.768,52, con un guadagno di 287 punti. Sul mercato valutario lo yen si indebolisce sul dollaro a 154,20, ai minimi in 3 mesi, e sull’euro a 165,60.
Biden parla alla nazione oggi alle 17
Il presidente degli Stati Uniti parlerà alla nazione oggi alle 17 italiane, le 11 a Washington DC. Sarà la prima apparizione di Joe Biden, che ha diffuso oggi un comunicato, dopo la vittoria di Donald Trump alle elezioni di martedì
Nbc: gli Usa si preparano a un’impennata degli ingressi di immigrati dal Messico
L’amministrazione Biden sta preparando un piano di emergenza rispetto al possibile aumento di attraversamenti illegali del confine tra Stati Uniti e Messico da parte di migranti preoccupati che il presidente eletto Donald Trump possa chiudere il confine. Lo riporta la Nbc citando fonti non identificate
Anche la presidente di sinistra del Messico si congratula con Trump
La presidente del Messico, Claudia Sheinbaum, si è congratulata con Donald Trump per la vittoria alle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Il Messico è il primo partner commerciale mondiale degli Stati Uniti, che assorbono l’80% delle sue esportazioni. Ancora due giorni fa, alla vigilia delle elezioni, Trump aveva minacciato dazi del 25% sulle merci messicane, accusandolo di far passare criminali e droga attraverso il confine. Sheinbaum ha detto che il ritorno di Trump alla Casa Bianca non suscita alcuna preoccupazione
Biden celebra “l’integrità, il coraggio e il temperamento” di Harris
Kamala Harris è stata una partner incredibile”. Lo ha dichiarato il presidente Usa Joe Biden in un comunicato in cui ha celebrato “l’integrità, il coraggio e il temperamento” della sua vicepresidente, appena sconfitta da Donald Trump nelle elezioni presidenziali. Secondo Biden, Harris “continuerà a essere una leader che i nostri figli ammireranno per generazioni e che lascerà il segno sul futuro dell’America”
Maduro: “L’elezione di Trump segna un nuovo inizio tra Usa e Venezuela”
L’elezione di Trump è un “nuovo inizio” nelle relazioni bilaterali tra Usa e Venezuela. Lo ha dichiarato il presidente venezuelano Nicolas Maduro, congratulandosi con Trump per la vittoria. Le relazioni tra i due non sono state buone in passato: durante il suo primo mandato, Trump impose sanzioni particolarmente dure sul petrolio venezuelano, finché nel 2019 Maduro non ruppe le relazioni diplomatiche
Trump incontrerà presto Biden alla Casa Bianca
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump è pronto a incontrare il presidente Joe Biden alla Casa Bianca come tappa nella transizione tra l’amministrazione democratica uscente e quella repubblicana. Lo ha comunicato la campagna di Trump. Il portavoce Steven Cheung ha affermato che l’incontro avverrà a breve
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