New York – Katrina Armstrong, presidente ad interim della Columbia University, si è dimessa. Lo riporta il Wall Street Journal.
Armstrong era finita sotto pressione dopo che l’università americana, una delle più celebri al mondo, si era piegata alle minacce dell’amministrazione Trump, che aveva chiesto di poter condizionare l’organizzazione dei corsi sul Medio Oriente.
La Casa Bianca aveva anche revocato 400 milioni di dollari di finanziamenti pubblici destinati all’università newyorkese, accusata di non aver contrastato l’antisemitismo degli studenti durante le proteste pro Gaza e le occupazioni del campus seguite allo scoppio del conflitto tra Israele e il movimento armato palestinese di Hamas, nell’ottobre di due anni fa.
Armstrong aveva assunto la carica di presidente ad interim il 12 agosto 2024, dopo le dimissioni di Nemat “Minouche” Shafik. L’uscita di scena di Shafik era arrivata dopo un tumultuoso semestre primaverile caratterizzato da proteste.
Claire Shipman, giornalista e autrice, co-presidente del consiglio di amministrazione, assumerà il ruolo di presidente ad interim con effetto immediato, ha annunciato l’università. Armstrong tornerà al ruolo di amministratore delegato del Columbia University Irving Medical Center.
Nata in Alabama, la top manager dimissionaria ha conseguito una laurea in architettura presso la Yale University nell’86, seguita da una laurea in medicina presso la Johns Hopkins University nel ‘91. Ha completato la sua formazione con un master in epidemiologia clinica presso l’Università della Pennsylvania nel ‘98. Oltre ai ruoli amministrativi e accademici, Armstrong è una ricercatrice di fama internazionale nel campo della medicina, qualità delle cure e prevenzione del cancro. Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui l’ammissione alla National Academy of Medicine nel 2013 e all’American Academy of Arts and Sciences nel 2020.
“La dottoressa Armstrong – ha dichiarato David Greenwald, presidente del consiglio di amministrazione – ha accettato il ruolo di presidente ad interim in un momento di grande incertezza per l’Università e ha lavorato instancabilmente per promuovere gli interessi della nostra comunità”. “Katrina – ha aggiunto – ha sempre dato anima e corpo alla Columbia. Apprezziamo il suo servizio e attendiamo con ansia i suoi continui contributi all’Università”.
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