15 morti in raid israeliani che hanno preso di mira oggi Damasco e la sua periferia. Lo riferisce il ministero della Difesa siriano.
L’agenzia di stampa siriana Sana aveva riferito di un raid israeliano nell’elegante quartiere Mazzé di Damasco, che ospita la sede delle Nazioni Unite, oltre ad ambasciate e istituzioni di sicurezza siriane. Secondo l’ong Osdh, quattro persone erano state uccise. “Un attacco israeliano ha preso di mira l’area di Mazzé a Damasco”, ha dichiarato l’agenzia di stampa Sana, citando informazioni preliminari e pubblicando un video di una strada che si riempie di fumo grigio. Nelle ultime settimane, questo quartiere è già stato colpito da bombardamenti imputati a Israele.
L’esercito israeliano ha confermato di aver attaccato a Damasco edifici e centri di comando della jihad islamica palestinese, ”gruppo terroristico che agisce seguendo le istruzioni dell’Iran e opera in Siria con la copertura del regime”. “Gli attacchi rappresentano un colpo significativo per il gruppo terroristico palestinese con sede nella Striscia di Gaza e per i suoi miliziani”, ha detto l’Idf aggiungendo che la jihad islamica ha condotto l’attacco del 7 ottobre insieme con Hamas, e i suoi operativi sono coinvolti nel lancio di attacchi contro Israele dal Libano, insieme con Hezbollah.
A Baalbeck in Libano nove persone sono state uccise durante un attacco israeliano nel quartiere di Al-Shaab e altre cinque sono rimaste ferite: lo riferisce L’Orient Le Jour. Le squadre della Protezione Civile sono ancora al lavoro per rimuovere le macerie.
I metodi di guerra utilizzati da Israele nella Striscia di Gaza “corrispondono alle caratteristiche di un genocidio”. Lo sostiene un Comitato speciale delle Nazioni Unite incaricato di indagare sulle pratiche israeliane. Il Comitato evidenzia le “massicce vittime civili e le condizioni imposte ai palestinesi che mettono intenzionalmente a rischio la loro vita” in un rapporto che sarà presentato lunedì all’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York.
Ron Dermer, ministro degli affari strategici di Netanyahu, è stato domenica scorsa a Mar-a-Lago, prima tappa del suo tour negli Stati Uniti, e ha detto a Donald Trump e Jared Kushner che Israele si sta affrettando a promuovere un accordo di cessate il fuoco in Libano. Lo riferisce il Washington Post, che cita tre attuali ed ex funzionari israeliani informati sull’incontro.
L’obiettivo di Israele sarebbe garantire una rapida vittoria in politica estera al presidente eletto. “C’è un accordo sul fatto che Israele regalerebbe qualcosa a Trump… che a gennaio ci sarà un accordo sul Libano”, ha detto un funzionario israeliano.
Le forze armate israeliane hanno compiuto almeno un attacco aereo sulla periferia sud di Beirut, poco dopo aver lanciato un ordine di evacuazione immediata alla popolazione. Lo ha constatato l’Afp, citando l’AfpTv, che mostra immagini di una nuvola di fumo. Da martedì almeno 6 ondate di raid aerei hanno colpito, con le strutture Hezbollah nel mirino, la periferia sud della capitale libanese.
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