Il mondo del calcio dà l’addio a Sven Goran Eriksson, scomparso a causa di un tumore a 76 anni. Tante reazioni, molte via social, dei suoi ex giocatori, delle sue squadre, dei campioni che lo hanno incrociato in campo.
Il sindaco di Roma Gualtieri: “Tutta la città gli rende omaggio”
“Tutta la Roma sportiva rende omaggio a Sven Goran Eriksson, un grandissimo allenatore che ha lasciato un segno indelebile nella storia del calcio mondiale e romano in particolare portando la Lazio a vincere lo scudetto. La sua convivenza con l’implacabile tumore che lo aveva colpito è stato un esempio di dignità, amore e coraggio che ha commosso il mondo intero”. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, su facebook.
Capello: “Lo andai a trovare in Portogallo, siamo stati un giorno a parlare di calcio”
“E’ morto un grande tecnico, sportivamente parlando, e un grande uomo. Ricordo quando sono stato a casa sua in Portogallo, a Cascais, siamo stati insieme un giorno intero a parlare di calcio. Mi è piaciuto molto, lì con la sua famiglia, una grande persona”. Così Fabio Capello ricorda Sven Goran Eriksson.
Fernando Couto: “Grande uomo e grande tecnico”
“Grazie Mister. Grande uomo e grande allenatore”. Lo scrive su Instagram Fernando Couto, difensore della Lazio che con Sven Goran Eriksson vinse lo scudetto nel 2000, pubblicando una foto con l’allenatore svedese.
Fifa, bandiera della Svezia a mezz’asta a Zurigo
Bandiera della Svezia a mezz’asta nella sede Fifa a Zurigo. Così la Federazione internazionale del calcio commemora Sven Goran Eriksson.
Rio Ferdinand: “Rip Boss”
Il premier britannico Starmer: “Ha dato un grande contributo al calcio inglese”
Anche il premier britannico, Keir Starmer, saluta Sven-Goran Eriksson. “Molto addolorato nell’apprendere della morte di Eriksson – scrive su X – Sarà ricordato per il suo contributo straordinario al calcio inglese, che ha portato gioia a molti negli anni”. “Il nostro pensiero va alla sua famiglia”,
Gravina: “Un minuto di silenzio su tutti i campi”
Gabriele Gravina, presidente della Figc, annuncia: “Un minuto di silenzio su tutti i campi”. E aggiunge: “La notizia della sua morte è un grande dolore per il calcio italiano. Apprezzato e rispettato per le sue qualità tecniche e umane, Sven Goran è stato un grande allenatore la cui memoria rimarrà legata per sempre all’Italia. La sua testimonianza di amore per il calcio e per la vita ha commosso tutti e unisce i tifosi, senza alcuna distinzione, in un lungo ed emozionante applauso”.
Nesta: “Persona straordinaria, ti porterò nel cuore”
Alessandro Nesta, capitano della Lazio che Eriksson portò allo scudetto: “Riposa in pace grande mister e persona straordinaria. Ti porterò sempre nel cuore. Grazie di tutto”.
La Roma: “Un pensiero ai suoi familiari”
La Roma, la prima squadra italiana di Eriksson, ha salutato l’ex allenatore: “Il club piange la scomparsa di Sven Goran Eriksson. Ha guidato i giallorossi dal 1984 al 1987 conquistando una Coppa Italia. Il nostro pensiero va ai suoi familiari in questo momento di dolore”.
Il principe William: “Un gentleman del calcio”
Il principe William, erede al trono britannico, ha commentato la scomparsa di Eriksson, ct inglese dal 2001 al 2006: “Addolorato per la morte di Eriksson. Lo avevo incontrato diverse volte quando era commissario tecnico dell’Inghilterra.
Sono sempre rimasto impressionato dal suo carisma e dalla sua passione per il calcio. I miei pensieri vanno alla sua famiglia e ai suoi amici. Un vero gentleman del calcio”.
La Uefa: “Una figura amata”
La Uefa: “A nome della comunità calcistica europea, tutti alla Uefa sono profondamente rattristati per la scomparsa di Sven Göran Eriksson. Figura amata nel gioco, Sven è stato un vincitore della Coppa Uefa come allenatore dell’IFK Göteborg nel 1982 prima di portare la Lazio alla Coppa delle Coppe Uefa nel 1999. Riposa in pace, Sven”.
La Sampdoria: “Allenatore e gentiluomo”
La Sampdoria, la squadra Eriksson: “La prima parola che ci viene in mente quando pensiamo a lui è dignità. Dignità sportiva, per la classe e il rispetto evidenziati in ogni occasione in oltre quarant’anni di carriera da allenatore. Dignità umana, per aver affrontato con coraggio e compostezza un avversario bastardo come il cancro che l’ha portato via a 76 anni. Si è spento in Svezia, avvolto nell’affetto della sua famiglia e di chi gli ha voluto bene. Noi sampdoriani gliene abbiamo voluto tanto e lo scorso 5 maggio, a Marassi, abbiamo saputo dimostrarglielo come noi sappiamo. Un’occasione speciale, quella, per ribadire che possono passare il tempo e le stagioni ma chi per la Sampdoria ha messo il cuore non passerà mai. Già perché Sven non ci lascia soltanto uno storico terzo posto, una Coppa Italia in bacheca o una finale di Coppa delle Coppe sfuggita sul più bello. Sven ci lascia emozioni, ricordi indelebili e, soprattutto, una grande eredità morale. Ciao e grazie Sven, mister, gentiluomo e sampdoriano”.
Inzaghi: “Un’ispirazione, buon viaggio mister”
Simone Inzaghi, allenatore dell’Inter e centravanti della Lazio di Eriksson: “Per me rappresenta un grande dolore la scomparsa di Sven-Göran Eriksson. Ero giovanissimo, appena arrivato a Roma e mi ha aiutato moltissimo, è stato fondamentale nel mio percorso di crescita come calciatore e come uomo. Ammiravo la sua calma, la sua educazione, il grande rispetto che aveva nei confronti di tutti. Per me è stato fonte d’ispirazione. Io sono qui anche grazie a lui e ai suoi insegnamenti. Sven è stato un grande uomo, un esempio di vita per tutti”, ha aggiunto. “Questi ultimi mesi affrontati con grande forza e una voglia di vivere unica sono stati una ulteriore dimostrazione della sua grandezza: ci ha insegnato a vivere mentre stava morendo. Buon viaggio Sven e grazie di tutto, ti porterò sempre con me”.
Zoff: “Ci lascia la sua classe”
Zoff: “Il ricordo di Eriksson è quello di un uomo piacevole sotto tutti gli aspetti, sia lavorativi che di compagnia. Mi dispiace personalmente, è una perdita come persona oltre che come tecnico. I ricordi che mi legano a lui alla Lazio sono tanti. Cosa lascia al calcio moderno? Lascia la classe che ha dimostrato sempre nei comportamenti”.
Lotito: “Un esempio per tutti il suo coraggio nella malattia”
Il presidente della Lazio Claudio Lotito ricorda in un comunicato Sven Goran Eriksson, tecnico svedese morto a 76 anni: “La S.S. Lazio piange la scomparsa di Sven-Göran Eriksson: il suo coraggio nell’affrontare la malattia che lo ha colpito è stato esempio ed insegnamento per chiunque lo abbia ascoltato. Nel corso delle interviste che ha rilasciato negli ultimi mesi ha saputo infondere amore per la vita e per il calcio. Non è stato solo l’allenatore più vincente nella storia della Società Sportiva Lazio, ma soprattutto un uomo integerrimo ed una persona squisita e signorile, doti che sapeva mescolare al classico aplomb nordico. Lo ricordo allo stadio Olimpico di Roma – aggiunge Lotito -, emozionato come un bambino, in occasione del suo ritorno nella Capitale, parlammo a lungo: mi colpì la sua serenità, ci abbracciammo forte. Lo vidi incamminarsi verso il bordocampo, a passo lento effettuò il giro dello stadio. Tutto il nostro popolo laziale, al suo passaggio, gli urlò frasi di ringraziamento e di affetto, un’emozione quasi palpabile, le lacrime a solcare i volti, lui seppe rispondere agli incitamenti con la forza del suo sorriso. Mi verrebbe voglia di abbracciarlo ancora, per sussurrargli ad un orecchio che la Lazio non lo dimenticherà mai. Rivolgo commosso le condoglianze alla sua famiglia, il calcio ed il mondo hanno perso un grande uomo”.
Simeone: “Grazie di tutto, mister”
La Lazio: “Grazie di quello che hai fatto per noi”
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