Le Borse asiatiche volano dopo il Pmi cinese. Hong Kong chiude in rally del 4%
Le Borse asiatiche chiudono in rialzo sulla scia dei dati sull’indice Pmi manifatturiero di febbraio in Cina e dopo che Moody’s ha alzato le stime di crescita del Pil cinese nel 2023 e nel 2024. A Hong Kong l’indice Hang Seng balza del 4,21% a 20.619,71 punti, lo Shanghai Composite Index sale dello 0,90% a 3.312,35 e lo Shenzhen Composite dell’1,01% a 2.163,82. A Tokyo il Nikkei guadagna lo 0,26% a 27.516,53 punti e il Topix lo 0,23% a 1.997,81 punti. Bene anche Seul e Taiwan, rispettivamente +0,42% a 2.412,85 punti e +0,61% a 15.598,49 punti. Il Pmi manifatturiero Caixin è salito a 51,6 punti a febbraio dai 49,2 a gennaio, superando le previsioni di mercato di 50,2 e segnando il livello più alto da maggio 2021, nel bel mezzo dei lockdown anti-Covid. Si tratta del primo aumento dell’attività industriale dallo scorso luglio, sostenuto da aumenti della produzione, nuovi ordini e occupazione. Nel frattempo, il sentiment si è rafforzato fino a raggiungere il massimo di quasi 2 anni. Ottima performance anche per il Pmi manifatturiero Nbs ufficiale, salito a 52,6 punti il mese scorso dai 50,1 di gennaio, superando le stime di mercato di 50,5 e segnando il ritmo più veloce di espansione dell’attività di fabbrica da marzo 2012, sostenuto dalla recente decisione di Pechino di uscire dalla politica zero-Covid.
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