Il Niger ha annunciato che romperà le sue relazioni diplomatiche con l’Ucraina “con effetto immediato”, due giorni dopo il Mali, accusando Kiev di “sostegno” a “gruppi terroristici” dopo la pesante sconfitta dell’esercito maliano alla fine di luglio in scontri con separatisti e jihadisti. Il Niger, guidato da un regime militare come il Mali, ha annunciato anche di essersi rivolto “al consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con l’obiettivo di pronunciarsi sull’aggressione ucraina”, ha informato in un comunicato il portavoce del governo Amadou Abdramane.
Il Papa invia viveri e medicine in Ucraina
Prosegue anche d’estate l’azione di carità del Papa verso l’Ucraina. Come già nei mesi scorsi, partiranno oggi, 7 agosto, dalla Basilica Ucraina di Santa Sofia a Roma camion con viveri, abiti e medicinali per la popolazione “martoriata”, come dice sempre lo stesso Papa Francesco, dalla guerra. In particolare, verranno inviati questa volta scatoloni contenenti del tonno, un cibo a lunga conservazione. È ancora l’Elemosineria apostolica, guidata dal cardinale Konrad Krajewski, a farsi carico dell’invio e della distribuzione in Ucraina di questi doni del Pontefice. Lo scrive Vatican News.
Putin: “Massimo sostegno a Kursk, migliaia di evacuati”
Il presidente russo Vladimir Putin ha affermato che Mosca fornirà il massimo sostegno “in tutti i settori” alla regione di Kursk, dove da ieri sono in corso combattimenti tra le forze russe e quelle ucraine che hanno varcato il confine. Lo ha riferito il governatore, Alexei Smirnov, riferendo di una conversazione notturna avuta durante la notte con il presidente. “Migliaia” di residenti delle zone di confine vengono evacuate in queste ore verso altre regioni russe, secondo quanto riferisce l’agenzia Ria Novosti. Il ministero della Difesa di Mosca ha affermato che nelle ultime 24 ore l’intervento delle truppe di terra e i bombardamenti russi hanno portato all’eliminazione di 260 soldati ucraini e di 50 veicoli corazzati, tra i quali sette carri armati. Secondo il ministero, i bombardamenti russi, che si estendono alla regione ucraina di Sumy, “hanno impedito al nemico di avanzare in profondità nel territorio della Federazione Russa”. Ieri Mosca aveva detto che il tentativo di infiltrazione era condotto da 300 militari ucraini della 22esima brigata meccanizzata. Secondo le autorità russe, i bombardamenti delle forze di Kiev che hanno preceduto e accompagnato l’attacco hanno provocato almeno 5 morti, tra cui due operatori di un’ambulanza, e 28 feriti, tra i quali alcuni bambini. Secondo il canale Telegram russo Rybar, vicino alle forze armate, gli ucraini avrebbero preso il controllo di tre piccoli insediamenti: Nikolaevo-Darino, Darino e Sverdiklovo, ma le forze di Mosca sarebbero in difficoltà anche in altre zone. La stessa fonte afferma che circa 400 militari ucraini sono ancora presenti sul territorio russo, mentre altri 2.000 sono concentrati in territorio ucraino a ridosso del confine.
Nato: “Dopo 16 anni di occupazione la Russia deve ritirarsi dalla Georgia”
La Nato ha chiesto formalmente alla Russia di ritirare le sue truppe dalle regioni della Georgia in cui sono stanziate dall’occupazione di 16 anni fa, difendendo la sovranità e l’integrità territoriale del Paese caucasico. “Esortiamo la Russia a ritirare le forze che mantiene in Georgia senza il suo consenso. L’Ossezia del Sud e l’Abkhazia fanno parte della Georgia nonostante 16 anni di occupazione russa”, ha scritto la portavoce dell’organizzazione transatlantica Farah Dakhlallah su X. “La Nato sostiene pienamente la sovranità e l’integrità territoriale della Georgia”, ha sottolineato la stessa fonte. Il messaggio odierno della Nato si aggiunge a quello dall’Alto rappresentante dell’Unione europea per gli Affari esteri e la Sicurezza, Josep Borrell, che ieri ha ribadito la condanna di un’aggressione che oggi compie 16 anni, esortando a una risoluzione pacifica del conflitto. “L’impegno dell’Unione europea per la risoluzione pacifica dei conflitti in Georgia rimane fermo”, ha dichiarato Borrell in un comunicato.
Zelensky prolunga la legge marziale per altri tre mesi
Ilpresidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, ha firmato un progetto di legge sulla proroga della legge marziale e della mobilitazione per altri tre mesi dopo il 12 agosto. Lo rende noto l’Interfax ucraina.
Mosca: “L’Ucraina vuole aprire un fronte in Africa”
Kiev, “non avendo la possibilitàdi sconfiggere la Federazione Russa sul campo di battaglia”, ha deciso di aprire un “secondo fronte” in Africa, “assecondando i gruppi terroristici negli Stati africani amici di Mosca”. Lo ha detto Maria Zakharova, portavoce del ministero degli Esteri russo, citata da Ria Novosti. “Sul territorio del nostro Paese, (Kiev) continua a utilizzare metodi terroristici – commettendo sabotaggi e omicidi politici, bombardando regolarmente le infrastrutture civili”, ha detto Zakharova, “incapace di sconfiggere la Russia sul campo di battaglia, il regime criminale di Zelensky ha deciso di aprire un secondo fronte in Africa aiutando i gruppi terroristici nei paesi del continente amico di Mosca”. “Continueremo ad attirare l’attenzione della comunità internazionale, anche nelle piattaforme multilaterali, su questo comportamento apertamente barbaro di Kiev”, ha aggiunto la portavoce.
Unicef: bimbo di 8 mesi ferito in un raid russo a Kharkiv
“Gli attacchi in Ucraina proseguono, causando vittime fra i bambini e danni alle infrastrutture civili. Secondo le notizie, ieri, a Kharkiv fra i feriti c’era un bambino di 8 mesi e una struttura sanitaria è stata danneggiata. Gli attacchi devono finire. Proteggere i bambini, sempre”. Così dal profilo X dell’Unicef Ucraina.
Zakharova: “L’obiettivo del raid ucraino a Kursk erano i civili”
L’attacco ucraino di ieri alla regione russa di Kursk è l’ennesimo atto terroristico contro i civili. Lo ha detto a Radio Sputnik la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova, aggiungendo che il raid nella regione di confine “aveva chiaramente come obiettivo residenti pacifici”. Nel frattempo, il numero dei feriti nel attacco è salito a 28, ha detto ai giornalisti il ??capo medico regionale, Andrey Loktionov. Ieri, l’oblast di Kursk è stata sottoposta a un massiccio attacco ucraino, ricostruisce la Tass. I sistemi di difesa aerea russi hanno abbattuto 26 velivoli senza pilota e diversi razzi nei cieli della regione, mentre un tentativo ucraino di sfondare il confine è stato sventato. Cinque persone sono state uccise negli attacchi.
Kiev: tre morti e 13 feriti nell’ultimo giorno di raid russi sull’Ucraina
Gli attacchi russi contro l’Ucraina hanno causato la morte di almeno tre persone e il ferimento di altri 13 civili nelle ultime 24 ore. Lo scrive il Kiev Independent, citando le autorità regionali ucraine. In tutto sono state 13 le oblast ucraine sottoposte ai raid di Mosca: Kiev, Vinnytsia, Sumy, Cherkasy
Mykolaiv, Chernihiv, Luhansk, Khmelnytskyi, Dnipropetrovsk, Kharkiv Kherson, Zaporizhzhia e Donetsk. Vittime sono state segnalate nelle ultime cinque di queste regioni. Secondo l’Aeronautica militare ucraina, la Russia ha lanciato 30 droni di tipo Shahed dalla città russa di Yeysk e dalla città di Primorsko-Akhtarsk. Le forze ucraine hanno abbattuto tutti i droni sulle oblast di Kiev, Kherson, Mykolaiv, Vinnytsia, Cherkasy, Kharkiv e Khmelnytskyi. Nell’oblast di Zaporizhia, le truppe di Mosca hanno colpito nove insediamenti, uccidendo due uomini e ferendone un altro nel distretto di Polohy, ha riferito l’amministrazione militare locale .
Ue: “Dall’inizio della guerra stanziati 108 miliardi di euro per il sostegno a Kiev”
Il sostegno europeo a Kiev dall’inizio dell’invasione russa, il 24 febbraio 2022, vale finora 108 miliardi di euro. A tracciare il bilancio è la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, su X. “L’Ue è al fianco dell’Ucraina fin dal primo giorno della guerra di aggressione della Russia. Insieme ai nostri Stati membri abbiamo fornito un sostegno pari a circa 108 miliardi di euro”, indica la politica tedesca. “L’Ucraina – aggiunge – prevarrà in questa guerra per la sopravvivenza. E l’Ue resterà al fianco dell’Ucraina e del suo popolo per tutto il tempo necessario”.
Kiev: abbattuti 30 droni Shahed partiti da Russia
La Russia ha lanciato ieri mattina trenta droni kamikaze iraniani Shahed contro il territorio ucraino: secondo quanto riferito dall’aeronautica ucraina nel suo ultimo rapporto, sono stati lanciati dai territori di Primorsko-Akhtarsk e Yeisk, entrambi situati nel sud-ovest della Federazione Russa, e tutti abbattuti.
Le intercettazioni sono avvenute nelle regioni ucraine di Kiev (nord), Cherkasy (centro), Khmelnitsky e Vinitsia (ovest), Mikolayiv e Kherson (sud) e Kharkiv (nord-ovest). Per l’abbattimento, le forze armate ucraine hanno utilizzato pattuglie mobili, unità missilistiche antiaeree e mezzi di guerra radioelettronici.
Mosca condanna l’attacco ucraino a Kursk: “Atto terroristico”
“L’attacco ucraino alla regione russa di Kursk è l’ennesimo atto terroristico contro i civili”. Lo denuncia la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova a Sputnik Radio, scrive la Tass. “È stato l’ennesimo attacco terroristico che ha ovviamente preso di mira residenti pacifici e civili”, afferma la Zakharova. La regione russa di Kursk è stata colpita ieri da attacchi missilistici e droni che hanno provocato cinque morti e più di 20 feriti, scrivono i media russi. I sistemi di difesa aerea di Mosca hanno abbattuto 26 droni e diversi razzi nei cieli della regione sventando il tentativo ucraino di sfondare il confine.
Undici droni ucraini abbattuti dai russi
Le difese aeree russe hanno distrutto 11 droni ucraini lanciati nella notte contro le regioni di Kursk, Voronezh, Belgorod e Rostov. Lo riporta l’agenzia di stato RIA citando il ministero della Difesa di Mosca
Attacco ucraino nella regione di Kursk, cinque morti
Cinque civili, tra cui due membri dell’equipaggio di un’ambulanza, sono stati uccisi e almeno altri 20 sono rimasti feriti in seguito agli scontri con le truppe ucraine nella regione russa di Kursk. Lo ha riferito – come riporta il Kiev Independent – il governatore della regione Alexei Smirnov tramite la sua pagina ufficiale Telegram. Smirnov ha anche aggiunto che due missili sono stati abbattuti sulla regione nelle prime ore del 7 agosto.
Anche il Niger rompe relazioni diplomatiche con Kiev
Il Niger ha annunciato che romperà le sue relazioni diplomatiche con l’Ucraina “con effetto immediato”, due giorni dopo il Mali, accusando Kiev di “sostegno” a “gruppi terroristici” dopo la pesante sconfitta dell’esercito maliano alla fine di luglio in scontri con separatisti e jihadisti. Il Niger, guidato da un regime militare come il Mali, ha annunciato anche di essersi rivolto “al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite con l’obiettivo di pronunciarsi sull’aggressione Ucraina”, ha informato in un comunicato il portavoce del governo Amadou Abdramane.
Zelensky, un morto e 12 feriti in un raid russo su Kharkiv
Una persona è morta e altre 12 sono rimaste ferite in un raid russo che questa mattina ha colpito il centro della città ucraina di Kharkiv. “In questo momento, è ancora in corso un’operazione di salvataggio a Kharkiv dopo l’attacco russo”, ha riferito in serata il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. “Ci sono persone sotto le macerie e stiamo facendo del nostro meglio per aiutarle. Al momento, sappiamo che 12 persone sono rimaste ferite. Sfortunatamente, una persona è morta”, ha sottolineato, promettendo che “risponderemo sicuramente alla Russia. Il terrore russo sarà inevitabilmente punito”.
Consiglio Ue autorizza 4,2 miliardi per la ricostruzione in Ucraina
Il Consiglio dell’Unione Europea ha dato il via libera per l’invio della prima tranche di 4,2 miliardi di euro a Kiev per la ricostruzione “della stabilità macrofinanziaria dell’Ucraina e il funzionamento della sua pubblica amministrazione”. Lo scrive la Presidenza del consiglio dell’Unione europea su X. Si tratta della prima tranche nell’ambito dell’Ukraine Facility, il fondo di 50 miliardi destinato alla ricostruzione del paese, approvato a febbraio 2024 in sede di Consiglio Europeo e destinato a durare per i prossimi quattro anni.
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