L’esercito israeliano ha chiesto ai civili di 25 località del Libano meridionale di evacuare immediatamente. Nell’elenco delle zone da abbandonare c’è Nabatieh, una delle città più grandi del Libano meridionale.
Nuova notte di raid israeliani sul Libano. Stavolta l’attacco arriva al centro di Beirut: in fiamme un edificio. Secondo fonti libanesi si trattava di “un centro di soccorso di Hezbollah”. E proprio Hezbollah, rilancia la sfida, affermando di essere pronta a respingere le truppe di Israele: “Abbiamo combattenti, armi e munizioni a sufficienza”. Secondo il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib, l’ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah aveva accettato un cessate il fuoco con Israele poco prima di essere ucciso dagli israeliani
G7: “Ferma condanna dell’attacco iraniano contro Israele”
I leader del G7 esprimono “profonda preoccupazione per il deterioramento della situazione in Medio Oriente”. “Condanniamo con la massima fermezza l’attacco militare diretto dell’Iran contro Israele, che costituisce una seria minaccia alla stabilità regionale. Ribadiamo inequivocabilmente il nostro impegno per la sicurezza di Israele. Le azioni gravemente destabilizzanti dell’Iran in tutto il Medio Oriente attraverso organizzazioni terroristiche affiliate e gruppi armati – tra cui gli Houthi, Hezbollah e Hamas – così come i gruppi di miliziani allineati con l’Iran in Iraq, devono finire”. E’ quanto si legge nella dichiarazione dei leader del G7, riuniti ieri telefonicamente dal premier italiano Giorgia Meloni, sugli sviluppi della crisi in Medio Oriente.
Media, “dura risposta a Iran, coordinata con gli Usa”
Nonostante sia una giornata di festa, il Capodanno ebraico, il primo ministro Benyamin Netanyahu terrà una consultazioni di alto livello sulla sicurezza per decide come e quando rispondere all’attacco missilistico dell’Iran di martedì. Lo riferisce Channel 12 citando fonti secondo cui Israele “esigerà un prezzo elevato dal regime degli ayatollah”. La prevista “dura risposta” è stata coordinata da vicino con l’amministrazione Biden, afferma la tv citando la possibilità di una prossima telefonata tra Netanyahu e Biden. Secondo il rapporto, si prevede che la risposta israeliana sarà attuata “entro pochi giorni”.
Idf, Hezbollah non tornerà a installarsi nel Sud del Libano
Israele non permetterà a Hezbollah di tornare a installarsi nel Sud del Libano. Lo ha detto il capo di Stato maggiore israeliano.
Lanciati dal Libano circa 100 razzi nelle ultime ore
Circa 100 tra razzi e colpi di mortaio sono stati lanciati nelle ultime ore dal Libano contro Israele. Lo hanno indicato le Idf, precisando che l’attacco si è concentrato su Metula, località situata lungo il confine tra i due Paesi, e che diversi razzi sono stati intercettati.
Israele, suonano sirene di allarme al nord e intercettato drone al sud
Le sirene di allarme sono suonate nel nord di Israele, mentre diversi incendi sono stati registrati nella zona di Metula per un ventina di razzi lanciati dal Libano. Lo riporta Haaretz. Le Idf hanno poi fatto sapere che i caccia dell’aeronautica militare israeliana hanno intercettato un drone lanciato verso il sud di Israele. Non sono state segnalate vittime.
Biden, “noi non diamo permessi a Israele, lo consigliamo”
“Noi non diamo permessi a Israele, noi consigliamo Israele”: lo ha detto Joe Biden rispondendo ad una domanda se gli Usa consentiranno all’alleato di rispondere all’attacco missilistico iraniano.
Idf, in raid di ieri ucciso altro comandante Hezbollah
Il comandante della regione del Monte Dov di Hezbollah, Khader Shahabiya, è stato ucciso ieri in un attacco aereo delle forze di difesa israeliane. Lo annunciano le IDF. Secondo l’esercito israeliano, Shahabiya sarebbe il responsabile del lancio di razzi su Majdal Shams a luglio, in un attacco in cui hanno perso la vita 12 bambini. L’esercito aggiunge che Shahabiya è stato dietro numerosi attacchi con missili anticarro e razzi contro le postazioni delle IDF sul monte Dov, sull’Hermon e nella zona settentrionale delle alture del Golan.
Biden: “Valutiamo con Israele della possibilità di raid su impianti petrolio iraniani”
Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, ha detto che sta “discutendo” con Israele della possibilità di attacchi contro le installazioni petrolifere iraniane. Lo ha detto lui stesso parlando con i reporter.
Il volo charter per gli italiani parte stasera da Beirut
Un aereo charter organizzato con il sostegno del ministero degli Affari Esteri partirà stasera da Beirut per Roma Fiumicino. La partenza sarebbe prevista alle ore 20.45 italiane (21.45 ora Beirut) con arrivo a Fiumicino alle 00.30. Le condizioni di operatività dell’aeroporto di Beirut non permettono di avere certezza sugli orari di decollo e arrivo del velivoli. Il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha annunciato in Parlamento che il volo trasferirà circa 180 connazionali in Italia.
Media: Iran a Usa, “fase autocontrollo è finita”
L’Iran ha inviato un messaggio agli Stati Uniti, tramite il Qatar, affermando che “la fase di autocontrollo unilaterale è terminata”. Lo ha detto una fonte iraniana ad Al Jazeera. La stessa fonte avrebbe detto che qualsiasi attacco israeliano incontrerebbe una “risposta non convenzionale”, compreso un attacco alle infrastrutture israeliane.
Biden, “risposta Israele all’Iran? Oggi non accadrà nulla”
Joe Biden si è detto convinto, parlando con i reporter, che oggi “non succederà niente” in merito ad una risposta di Israele all’Iran.
L’esercito libanese risponde al fuoco israeliano per la prima volta da un anno a questa parte
L’esercito libanese ha risposto al fuoco israeliano per la prima volta da un anno a questa parte. Lo fanno sapere le stesse forze armate di Beirut
Tajani: “I connazionali in Iran tornino in Italia”
“Agli italiani in Iran, circa 70, abbiamo raccomandato di tornare in Italia con i voli commerciali, che sono in graduale ripresa”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al question time al Senato. Intanto il governo sta organizzando un volo charter speciale per trasferire in Italia i circa 180 connazionali “che speriamo possano arrivare già stasera” ha detto il ministro
Tajanii: “Volo charter per 180 italiani da Beirut”
“In una situazione sul terreno particolarmente complessa, ci stiamo adoperando per favorire un aumento dei collegamenti in uscita da Beirut, inclusi voli charter e altre modalità, su cui lavoriamo con il ministero della Difesa. Proprio in queste ore stiamo organizzando un volo charter speciale per trasferire in Italia circa 180 connazionali, che speriamo possano arrivare già stasera”. Lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani al question time al Senato
Intelligence svedese: “Possibile ruolo dell’Iran nei recenti attentati alle ambasciate israeliane”
La Sapo, l’agenzia di intelligence svedese, ritiene che l’Iran potrebbe essere coinvolto negli attacchi di questa settimana contro le ambasciate israeliane in Svezia e Danimarca. “Ci sono alcuni elementi che potrebbero puntare in quella direzione”, ha affermato in una conferenza stampa Fredrik Hallstrom, capo delle operazioni del servizio di sicurezza svedese, rispondendo a una domanda sugli eventuali collegamenti tra quanto accaduto e l’Iran. “In parte a causa della scelta degli obiettivi e del modus operandi, ma questa è un’ipotesi”, ha aggiunto. Ieri in Danimarca la polizia ha arrestato tre cittadini svedesi dopo due esplosioni, causate probabilmente da granate, avvenute nei pressi dell’ambasciata israeliana a Copenhagen. Martedì erano stati esplosi spari contro la rappresentanza diplomatica a Stoccolma. La tv svedese Svt ha riferito di aver ricevuto informazioni secondo cui gli ultimi attacchi sono stati eseguiti dalla rete criminale locale Foxtrot, su ordine dell’Iran
Beirut: “In un anno 1.974 morti, inclusi 127 bambini”
Sono 1974, tra i quali 127 bambini, i morti libanesi nell’ultimo anno di conflitto con Israele. Lo riferisce il ministero dello Salute di Beirut, come riporta Haaretz
Esercito libanese: “Due i soldati uccisi dal fuoco israeliano”
Un secondo soldato libanese è morto oggi nel sud del Libano, nella zona di Bint Jbeil, a causa del fuoco israeliano. Lo rende noto l’esercito libanese. Salgono così a due i soldati libanesi uccisi oggi, dopo quello morto in un raid aereo israeliano su Taybeh, nel sud del Libano, dove i militari erano “impegnati in un’operazione di evacuazione e soccorso” insieme alla Croce Rossa libanese nel distretto di Marjayoun.
L’Iran convoca gli ambasciatori di Germania e Austria a Teheran
Gli ambasciatori di Germania e Austria a Teheran sono stati convocati dopo che Berlino e Vienna hanno convocato i rappresentanti dell’Iran per protestare contro l’attacco dell’Iran a Israele. Lo hanno riferito i media statali iraniani
Emirates cancella i voli verso Iran, Iraq e Giordania fino al 5
La compagnia aerea Emirates ha annunciato che cancellerà i voli verso Iran, Iraq e Giordania nei prossimi due giorni a causa dei “disordini regionali” e al rischio di escalation dopo i missili lanciati da Teheran verso Israele. “Emirates cancellerà tutti i voli da e per l’Iraq (Bassora e Baghdad), l’Iran (Teheran) e la Giordania (Amman) il 4 e 5 ottobre a causa dei disordini regionali”, afferma la compagnia aerea in una nota
L’Iran attacca il G7: “È parziale e irresponsabile”
L’Iran accusa il G7 di essere “parziale e irresponsabile”. In una nota del ministero degli Esteri iraniano, ripresa da Sky News, Teheran ha accusato il G7 dopo che i 7 Grandi hanno rilasciato ieri una dichiarazione in cui si condannava l’attacco dell’Iran a Israele. I leader del G7 avevano espresso “forte preoccupazione” per la crisi in Medio Oriente, avvertendo che un conflitto su scala regionale non è nell’interesse di nessuno
Hezbollah: “Domani il funerale di Nasrallah? Voci infondate”
Voci infondate. Il responsabile di Hezbollah per le relazioni con i media, Muhammad Afif, ha bollato così le notizie secondo cui il funerale di Hassan Nasrallah sarebbe domani. La smentita è arrivata con una dichiarazione di Afif al canale libanese OTV dopo le notizie dell’agenzia iraniana Irna che rilanciava informazioni arrivate dall’Iraq tramite ‘Sabereen News’ a una settimana dall’uccisione del leader di Hezbollah in un raid israeliano a Beirut.
Croce rossa: “Quattro paramedici uccisi in un attacco israeliano”
La Croce rossa libanese ha annunciato che “quattro paramedici sono stati uccisi in un attacco israeliano nel villaggio di A-Taiba nel Sud del Paese insieme con un soldato dell’esercito regolare”. “sono stati colpiti mentre evacuavano feriti nella zona anche se erano in coordinamento con le forze Onu”, ha aggiunto la Croce Rossa
Media: “Soldato libanese ucciso da un attacco israeliano nel Sud”
L’esercito libanese ha annunciato che un soldato è stato ucciso e un altro ferito in un attacco israeliano. Ha affermato che i soldati erano impegnati nello “svolgimento di una missione di evacuazione e salvataggio con la partecipazione della Croce Rossa libanese” a Taybeh , nel Libano meridionale
Sana: “Attacchi aerei israeliani nei pressi di Damasco”
Le difese aeree siriane stanno affrontando “obiettivi ostili”, ovvero attacchi israeliani, nei pressi di Damasco. Lo scrive l’agenzia siriana Sana, secondo cui sono state udite delle esplosioni nella parte occidentale del governatorato di Rif Dimashq, vicino al confine con il Libano
Il Capo dell’Idf a Netzarim: “Vicino agli ostaggi per capodanno”
Il capo di stato maggiore israeliano Herzi Halevi ha raggiunto ieri sera le truppe nel corridoio Netzarim nel centro di Gaza per la cena di del capodanno ebraico, Rosh haShana, come forma di vicinanza agli ostaggi prigionieri nella Striscia ed esprimere la speranza per un nuovo anno “molto, molto migliore”. Lo ha reso noto l’Idf. “A nord e a sud di noi ci sono ostaggi che desideriamo tanto che vengano restituiti a noi, e quest’anno con grande dolore si sono aggiunte molte famiglie in lutto”, ha detto ai soldati seduti con lui
Ue: “Coordinamento con i Paesi per le evacuazioni dal Libano”
“Stiamo lavorando a stretto contatto con gli Stati membri per sostenere la coordinazione consolare in Libano: la nostra piattaforma online, attiva al Servizio di Azione Esterna, permette di massimizzare la presenza sui voli dei cittadini europei che vogliono lasciare il Paese”. Lo ha detto una portavoce della Commissione Europea
Libano: “Raid su Beirut, numero vittime sale a 9”
Sale a 9 il bilancio dell’attacco notturno sul centro di Beirut. Lo rende noto il ministero della salute libanese citato dalla Bbc. A questi si aggiungono 14 feriti. Secondo la protezione civile di Beirut, tra le vittime ci sono soccorritori e paramedici. L’obiettivo dei raid israeliano sarebbe stato un edificio residenziale contenente un centro medico che si ritiene sia affiliato a Hezbollah
L’Idf chiede ai civili di evacuare 25 località nel Sud del Libano
L’Idf chiede ai civili di evacuare 25 località nel Sud del Libano
Media: “In un raid a Damasco ucciso il consigliere delle Guardie dell’Iran”
Un consigliere militare delle Guardie rivoluzionarie iraniane è morto per le ferite riportate durante l’attacco aereo israeliano su Damasco dell’altro ieri. Lo riferisce l’agenzia di stampa iraniana SNN. L’uomo è stato identificato come Majid Divani. L’agenzia iraniana non fornisce ulteriori dettagli. Quest’ultimo si aggiunge all’elenco delle quattro persone uccise in un edificio nel quartiere residenziale Mazzeh, nella capitale siriana, tra cui il genero dell’ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, Hassan Jaafar Qassir, fratello di Jaafar Qassir, responsabile per il trasferimento di armi dall’Iran al Libano
Al Jazeera: “Nel raid notturno su Beirut danneggiato il cimitero”
Nel pesante raid notturno nel centro di Beirut la notte scorsa, è stato danneggiato il cimitero di Bachoura. Lo riporta Al Jazeera che mostra delle immagini
Hamas: “Il bilancio della guerra a Gaza sale a 41.788 morti”
Almeno 41.788 persone sono state uccise e 96.794 ferite negli attacchi militari israeliani nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre, secondo l’ultimo bilancio diffuso dal ministero della Salute del governo di Hamas. Tra le vittime, 99 palestinesi sono stati uccisi e 169 feriti nelle ultime 24 ore, ha aggiunto il ministero
Medici senza frontiere: “In un anno a Gaza curati 27.500 feriti, l’80% per i raid”
Il personale medico di Medici senza frontiere (Msf), nella Striscia di Gaza dall’inizio della guerra, ha curato oltre 27.500 pazienti per ferite legate alle violenze, per oltre l’80% causate dai bombardamenti. “Per quasi un anno” le équipe di Msf hanno “curato quotidianamente pazienti con ferite causate dai massicci bombardamenti. Le persone hanno ustioni estese, ossa frantumate e corpi smembrati”: lo denuncia in un comunicato l’Ong umanitaria, che chiede che Israele metta fine alla guerra e e fa appello ai Paesi alleati perché intervengano. “Da quasi un anno Israele sta compiendo un assoluto massacro nella Striscia di Gaza. Dalle atrocità commesse da Hamas il 7 ottobre 2023, che hanno visto l’uccisione di 1.200 persone e la cattura di circa 250 ostaggi, le forze israeliane hanno portato avanti una guerra totale contro la popolazione di Gaza, uccidendo più di 41.500 persone e ferendone oltre 96.000. La popolazione è stata ripetutamente sfollata e costretta in aree sempre più piccole sotto i bombardamenti e in condizioni sempre più disumane”
Due giornalisti belgi feriti in un raid israeliano a Beirut
Due giornalisti del canale televisivo belga VTM sono rimasti feriti la scorsa notte in un attacco israeliano al centro di Beirut. Il reporter di guerra Robin Ramaekers riporta delle “fratture facciali”, mentre il cameraman Stijn De Smet è ferito a una gamba; entrambi sono stati ricoverati in un ospedale della capitale libanese. Secondo quanto riferito dal gruppo DPG Media, proprietario di VTM e del quotidiano fiammingo Het Laatste Nieuws, i due giornalisti non sono in pericolo di morte. Al momento non si conoscono ancora le circostanze esatte dell’incidente. DPG Media ha tuttavia spiegato che i due dipendenti sono rimasti feriti “mentre volevano documentare” un raid israeliano che ha colpito un centro di soccorso di Hezbollah nel cuore di Beirut, provocando la morte di sei persone. Il ministero degli Affari Esteri belga ha assicurato che sta monitorando da vicino la situazione dei suoi due cittadini feriti. Attualmente in Libano si trovano circa 1.800 belgi. Le autorità consolari sono pronte ad aiutare a rimpatriare in aereo le “qualche centinaia” di cittadini che hanno espresso il desiderio di lasciare il Paese
Idf: “Ucciso tre mesi fa il capo del governo di Hamas a Gaza”
L’esercito israeliano e lo Shin Bet (sicurezza interna) hanno annunciato l’uccisione “del terrorista Rawhi Mushtaha, capo del governo di Hamas nella Striscia di Gaza”. L’attacco risale a tre mesi fa. L’Idf ha dichiarato che Mushtaha è stato ucciso insieme con i funzionari Sameh al-Siraj, che ricopriva la carica di responsabile della sicurezza nell’ufficio politico di Hamas, e Sami Odeh, capo del “meccanismo di sicurezza generale”. Il raid ha preso di mira i funzionari mentre si nascondevano in un tunnel nella Striscia di Gaza settentrionale. L’esercito descrive il tunnel come “un complesso sotterraneo fortificato e attrezzato” che “serviva da centro di comando di Hamas e consentiva ai miliziani di alto livello di rimanere al suo interno per lunghi periodi di tempo”. Hamas non ha confermato la morte degli alti funzionari. L’Idf ha dichiarato che Hamas sta nascondendo le sue perdite “per impedire il crollo del morale e di operatività dei suoi terroristi operativi”
Idf: “Colpiti 200 obiettivi di Hezbollah, uccisi 15 membri”
L’esercito israeliano ha affermato su Telegram di aver colpito “circa 200 obiettivi terroristici di Hezbollah in territorio libanese, tra cui siti di infrastrutture terroristiche, terroristi, depositi di armi e posti di osservazione”. Israele sostiene inoltre di aver ucciso “circa 15 terroristi di Hezbollah” in un attacco all’edificio del comune di Bint Jbeil , in cui, secondo quanto afferma, Hezbollah stava operando
Media Iran: “Domani i funerali di Nasrallah”
L’agenzia di stampa statale iraniana Irna rilancia un’informazione di Sabereen News secondo cui i funerali di Hassan Nasrallah, leader di Hezbollah ucciso nel raid israeliano del 27 settembre sulla periferia sud di Beirut, verranno celebrati venerdì. Irna aggiunge che Sabereen News non precisa il luogo dei funerali. Iran International definisce Sabereen News vicina ai Guardiani della rivoluzione
Media: “Le immagini satellitari mostrano i danni a una base di Israele dopo l’attacco dell’Iran”
Le immagini satellitari di un hangar della base militare aerea israeliana di Nevatim, nel sud di Israele, scattate dopo la massiccia raffica di missili lanciati dall’Iran, sembrano mostrare un grande buco nel tetto. In particolare le immagini mostrano i danni al tetto di una fila di edifici vicino alla pista principale e si vedono grossi pezzi di detriti sparsi intorno all’edificio. Non è chiaro cosa abbia causato i danni. L’esercito israeliano non ha risposto immediatamente a una richiesta di commento in merito. Nevatim ospita gli aerei più avanzati dell’aeronautica israeliana, tra cui i caccia stealth F-35 Lightning II di produzione statunitense. Dalle immagini satellitari non è chiaro se al momento dell’impatto ci fosse qualche aereo nell’hangar. Nevatim aveva subìto lievi danni durante un attacco iraniano con missili e droni ad aprile
Iran, riprendono i voli interni e internazionali
L’Iran ha ripreso i voli nei suoi aeroporti questa mattina, dopo la breve sospensione seguita al suo attacco missilistico contro Israele. Lo riferiscono i media di Stato. La Repubblica islamica ha lanciato 200 missili contro Israele martedì sera, segnando il suo secondo attacco diretto allo Stato ebraico, dopo quello del 13 aprile scorso. Sia i voli nazionali che quelli internazionali sono rimasti a terra per motivi di sicurezza fino alle 05:00 (02:30 in Italia) di oggi. Il portavoce dell’Organizzazione per l’aviazione civile iraniana, Jafar Yazarloo, ha confermato la riapertura, citando la revoca delle restrizioni
Sirene continue nel Nord di Israele
Le sirene antimissile suonano incessantemente nel Nord di Israele in diverse comunità dell’Alta Galilea, incluse quelle di Tel Hai, Kiryat Shemona, Metula, Margaliot. Lo fa sapere Ynet. Stamani la caduta o l’abbattimento di razzi lanciati dal Sud del Libano ha provocato alcuni incendi nel Nord Israele
Il ministro degli Esteri libanese: “Nasrallah aveva accettato la tregua prima di morire”
Il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah – pochi giorni prima di essere ucciso in un raid israeliano, venerdì scorso, a Beirut – aveva accettato una tregua di 21 giorni con Israele. Lo ha detto alla Cnn il ministro degli Esteri libanese, Abdallah Bou Habib. “Era d’accordo”, ha detto il ministro a Christiane Amanpour. “Il Libano aveva accettato un cessate il fuoco, ma consultandosi con Hezbollah. Il capo del Parlamento, Nabih Berri, si era consultato con Hezbollah e avevamo informato americani e francesi”, ha raccontato il ministro
Idf: “Abbattuti droni diretti su Israele, Houti rivendicano”
Durante la note l’aviazione militare israeliana (Iaf) ha abbattuto sul mare una serie di droni diretti verso il centro di Israele, secondo quanto fa sapere l’Idf citato dal Times of Israel. Lo stesso giornale fa sapere che gli Houti hanno poi rivendicato il lancio di droni. I miliziani filoiraniani yemeniti hanno però affermato di aver colpito un “obiettivo vitale” a Tel Aviv “con vari droni”, scrive il Times of Israel: affermazione che però non ha alcun riscontro
Reuters: Khamenei avvertì Nasrallah di lasciare subito il Libano
Il leader supremo iraniano Ali Khamenei avvertì Hassan Nasrallah di fuggire dal Libano pochi giorni prima che l’ex capo di Hezbollah venisse ucciso da un attacco israeliano a Beirut, secondo funzionari di Teheran citati dall’agenzia di stampa britannica Reuters.
Subito dopo l’attacco ai cercapersone trappola del 17 settembre – spiegano le fonti iraniane – Khamenei inviò un messaggio a Nasrallah dicendogli di recarsi subito in Iran, mettendolo in guardia su rapporti d’intelligence secondo i quali Israele aveva agenti all’interno del movimento sciita e stava pianificando di ucciderlo.
Ucciso in un raid a Gaza autore del linciaggio di Ramallah
Aziz Salha, uno degli autori nel 2000 del linciaggio di Ramallah, è stato ucciso in un bombardamento aereo israeliano nel centro della Striscia di Gaza: lo rendono noto i media locali. Il linciaggio nella città della
Cisgiordania fu un violento episodio che avvenne presso la stazione di polizia di el-Bireh, dove una folla palestinese fece irruzione uccidendo e mutilando due militari israeliani che erano entrati accidentalmente nella città controllata dall’Anp. Salha era diventato famoso dopo essere stato fotografato mentre agitava le sue mani coperte di sangue fuori dalla finestra della stazione di polizia. Arrestato e condannato all’ergastolo, venne però rilasciato nel 2011. L’opinione pubblica israeliana fu sconvolta dalla brutalità dell’episodio.
Due droni contro una città a sud di Tel Aviv, “nessun ferito”
Forze di difesa israeliane (Idf) affermano che due droni hanno fatto scattare stanotte le sirene d’allarme a Bat Yam, città subito a sud di Tel Aviv.
Le Idf specificano che uno dei velivoli è stato intercettato dall’aeronautica israeliana, mentre l’altro ha impattato in un’area aperta e non si registrano feriti o danni particolari.
Ministro libanese: “Nasrallah aveva accettato tregua poco prima di essere ucciso”
L’ex leader di Hezbollah, Hassan Nasrallah, aveva accettato un cessate il fuoco con Israele poco prima di essere ucciso in un raid su Beirut, afferma il ministro degli Esteri libanese Abdallah Bou Habib citato dall’agenzia di stampa turca Anadolu. “La parte libanese aveva accettato”: il presidente del parlamento Nabih Berri “si era consultato con Hezbollah e ne avevamo informato i rappresentanti di Stati Uniti e Francia”, dice Bou Habib.
Idf pronta a colpire ancora: ordine di evacuazione per 5 palazzi di Beirut sud
L’esercito israeliano (Idf) ha emesso un nuovo ordine di evacuazione per cinque edifici della periferia sud di Beirut. “Siete vicini a installazioni e interessi legati a Hezbollah, contro i quali l’esercito israeliano agirà nel prossimo futuro”, si legge in una nota, secondo quanto riferiscono alcuni media internazionali fra cui Cnn.
Sale a sei il bilancio dei morti nel raid a Beirut
Sale a sei il numero delle vittime nel raid israeliano nel centro di Beirut. Lo riferiscono il ministero della Salute libanese e una fonte vicina a Hezbollah. L’edificio colpito, viene precisato, era un centro di soccorso proprio di Hezbollah.
Media libanesi: “Edificio colpito era “centro di soccorso di Hezbollah”
Sarebbe stato un missile lanciato dalle forze israeliane a centrare il palazzo nel centro di Beirut. L’edificio era un “centro di soccorso” di proprietà di Hezbollah, secondo quanto ha riferito alla Bbc una fonte della sicurezza libanese. I media israeliani affermano che le navi da guerra israeliane nel Mar Mediterraneo stanno prendendo di mira la capitale libanese.
Almeno due morti per il raid contro il palazzo nel centro di Beirut
Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno due persone sono state uccise e altre 11 sono rimaste ferite in un attacco israeliano nel centro di Beirut. Il ministero ha affermato che l’obiettivo si trovava nella zona di Bachoura della città. Gli attacchi israeliani su Beirut delle ultime settimane hanno preso di mira soprattutto il sobborgo meridionale della capitale, Dahyieh, nota roccaforte di Hezbollah. Secondo il canale di informazione saudita Al-Hadath, ripreso da Haaretz, nel raid contro il palazzo nel centro di Beirut, i morti sono sette.
L’attacco di Israele arriva nel centro di Beirut: in fiamme un palazzo
Oltre alle esplosioni nel quartiere a sud di Beirut roccaforte di Hezbollah, Dahyeh, l’apparente attacco aereo israeliano che ha causato una forte esplosione ha appiccato un incendio in un appartamento nel quartiere residenziale di Bashoura, nel centro di Beirut, non lontano dalla sede delle Nazioni Unite, dall’ufficio del primo ministro e dal parlamento. Lo riferiscono i media internazionali.
(Except for the headline, this story has not been edited by PostX News and is published from a syndicated feed.)