Il procuratore distrettuale di Philadelphia ha avviato una procedura per fermare Elon Musk che ha messo in palio un premio da un milione di dollari a chiunque si registrerà per votare negli Stati chiave, quelli in bilico dove si decide la corsa alle presidenziali americane. Larry Krasner accusa il miliardario e il suo comitato elettorale pro Trump di voler influenzare gli elettori con lo stratagemma della “lotteria”. Musk non indica apertamente che chi si registra dovrà poi votare per Donald Trump, ma il messaggio appare abbastanza chiaro, secondo l’accusa.
Bezos: “No endorsement del WP decisione di principio”
Il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, ha negato che i suoi interessi personali siano all’origine del mancato sostegno a un candidato presidenziale americano da parte del Washington Post, giornale di sua proprietà dal 2013, difendendo così una “decisione di principio”.
La decisione “è stata presa interamente internamente”, scrive Jeff Bezos in un articolo pubblicato da “WaPo”, affermando di “non spingere” a favore dei suoi interessi personali riguardo alle decisioni del giornale.
Trump evoca un segreto con Johnson, dem temono un complotto
“Penso che con il nostro piccolo segreto faremo davvero bene con la Camera, giusto? Il nostro piccolo segreto sta avendo un grande impatto. Lui (lo speaker
della Camera Mile Johnson n.d.r) e io abbiamo un piccolo segreto: vi diremo qual è quando la corsa sarà finita”, ha detto l’ex presidente. I dem, scrive il New York Times, temono il peggi: uno scenario in cui Johnson, che ha lavorato con Trump per minare i risultati delle elezioni del 2020, sarebbe di nuovo in combutta con il tycoon per rubare le elezioni e impedire la certificazione dei risultati il 6 gennaio 2025, qualora vincesse la vicepresidente Kamala Harris.
Harris sfida Trump a un test cognitivo
A otto giorni dal voto, Kamala Harris si dice disponibile a sottoporsi a un test cognitivo ma, parlando alla Cbs, sfida il suo rivale Donald Trump a fare lo stesso. Il tycoon ripete frequentemente che la vicepresidente ha un basso quoziente intellettivo, mentre la leader dem lo accusa di essere “sempre più instabile e squilibrato”.
Bezos: “Endorsement non sposta nulla nell’esito di un’elezione”
Il proprietario del Washington Post, Jeff Bezos, difende la decisione, che ha scatenato molte polemiche, di non dare nel giornale l’endorsement a un candidato presidenziale.
“Gli endorsement presidenziali non spostano nulla nell’esito di un’elezione”, ha scritto il fondatore di Amazon in un editoriale sul Post. “Nessun elettore indeciso in Pennsylvania dirà: ‘Seguirò l’endorsement del Giornale X’. Nessuno. Quello che fanno realmente gli endorsement presidenziali è creare una percezione di parzialità. Una percezione di non indipendenza. Abolirli è una decisione di principio, ed è quella giusta”, ha spiegato.
Wp ha perso oltre 200.000 abbonati dopo stop endorsement
Il Washington Post ha perso oltre 200 mila abbonati dopo che il quotidiano di Jeff Bezos ha annunciato la sua decisione la scorsa settimana di non sostenere nessun candidato alla presidenza. Lo riferisce Npr, citando due persone del giornale a conoscenza di questioni interne. Una simile perdita di abbonamenti è un duro colpo per una testata che sta già affrontando serie difficoltà finanziarie. Il Post aveva più di 2,5 milioni di abbonati l’anno scorso, la maggior parte dei quali digitali, numeri che lo rendevano il terzo per diffusione dopo il New York Times e il Wall Street Journal.
Campagna Harris lancia spot su insulti a portoricani
La campagna di Kamala Harris ha approfittato del caso degli insulti razzisti rivolti ai portoricani e ai latinos durante l’evento di Donald Trump a New York, per lanciare un nuovo spot elettorale. Nella clip vengono riportate le frasi del comico Tim Hinchcliffe, che ha definito Porto Rico un'”isola galleggiante di spazzatura” e poi fatto battute volgari sugli ispanici. L’obiettivo è convincere i portoricani e gli ispanici a votare per Harris, nonostante i sondaggi negli ultimi mesi mostrino come proprio in queste comunità il sostegno a Trump appaia in crescita.
Trump: “Sono il contrario di un nazista. Harris è fascista”
“Io non sono un nazista, solo il contrario di un nazista”: in un comizio ad Atlanta, in Georgia, Donald Trump ha respinto le accuse che gli sono state mosse da alcuni ex membri della sua amministrazione e ha accusato invece Kamala Harris di essere “fascista”.
Vance: “Vinceremo in Wisconsin, Michigan e Pennsylvania”
Il candidato vice di Donald Trump, il senatore dell’Ohio J. D. Vance, ritiene di vedere “molte strade” che porteranno alla vittoria alle presidenziali americane. “Abbiamo – ha detto durante un evento in Wisconsin – molte, molte strade per arrivare alla vittoria, ho buone sensazioni”. “Sono un po’ superstizioso – ha aggiunto – ma penso che una delle strade che ci porterà alla vittoria sarà quella di vincere in Wisconsin, vincere in Michigan e vincere in Pennsylvania”.
Biden loda Harris,: ” intelligente e tosta”
“Ho scelto Kamala come vice per molte ragioni. È intelligente, è tosta ed è affidabile”. Lo ha detto il presidente Joe Biden nel corso di un evento alla Casa Bianca, lodando la sua vice e candidata presidenziale per i Democratici Kamala Harris. “C’è molta più esperienza in lei – ha aggiunto – di chiunque altro contro cui corre. Ma la cosa più importante, e lo dico dal profondo del mio cuore, è che lei ha carattere, lei ha carattere”.
Trump: “Dobbiamo salvare la religione nel nostro Paese”
Nel tentativo di conquistare i voti dei cattolici in Georgia, Donald Trump ha detto che, se eletto, vorrà avere un ufficio della fede collegato direttamente allo studio ovale. “Noi – ha detto all’Inaugural National Faith Summit, a Powder Springs – dobbiamo salvare la religione in questo Paese”. “La religione – ha aggiunto – è sotto minaccia. Ci sono gravi minacce e noi non possiamo lasciare che questo succeda, perché io credo davvero che faccia parte del cuore del nostro Paese. E’ la cosa che tiene unito il nostro Paese”. Trump ha poi falsamente sostenuto che “stanno perseguitando i Cattolici” negli Stati Uniti. “Come può – ha chiesto alla platea – un cattolico votare per Kamala?”, riferimento alla sua avversaria, la vicepresidente Kamala Harris. A un certo punto i leader religiosi che erano sul palco hanno cominciato a pregare per Trump.
Harris: “Per Trump Usa sono bidone della spazzatura”
“Donald Trump passa tutto il tempo cercando di far puntare il dito gli uni contro gli altri, spingendo all’odio e alla divisione. Ed è per questo che la gente è esausta di lui. Le persone che hanno formalmente sostenuto Donald Trump, stanno votando per me. Per quanto riguarda Porto Rico, si tratta di prestare attenzione alle esigenze della popolazione di quell’isola, anche in seguito al l’uragano Maria. Sono molto orgoglioso di avere il sostegno di persone come Bad Bunny e Jennifer Lopez e altri, che mi sostenevano anche prima di quella sciocchezza di ieri sera al Madison Square Garden e mi stanno sostenendo perché capiscono che vogliono un presidente degli Stati Uniti che sia in grado di elevare il popolo e non di chiamare l’America ‘un bidone della spazzatura. Queste sono le parole che Donald Trump ha usato”. Lo afferma la candidata dem alla Casa Bianca, Kamala Harris.
(Except for the headline, this story has not been edited by PostX News and is published from a syndicated feed.)