Il Tribunale del riesame di Perugia ha annullato l’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Alfredo Cospito e di altri cinque indagati per, a vario titolo, istigazione a delinquere, anche aggravata dalle finalità di terrorismo e di eversione dell’ordine democratico in relazione ad alcuni articoli pubblicati sulla rivista Vetriolo. Lo ha appreso l’ANSA da fonti difensive.
Il Riesame ha depositato solo il dispositivo del provvedimento. Non è quindi possibile stabilire per quali motivi sia stata annullata l’ordinanza cautelare che risale al novembre del 2021. La motivazione sarà depositata entro un termine di 45 giorni. Nessuno degli indagati aveva comunque misure cautelari in essere per questo procedimento.
Il Riesame aveva già accolto una prima volta la richiesta di annullamento della misura cautelare ritenendo mancanti i gravi indizi di colpevolezza. La pronuncia era stata quindi impugnata dalla Procura di Perugia davanti alla Cassazione che l’ha annullata con il rinvio per un nuovo esame. I giudici hanno così dovuto nuovamente vagliare la richiesta di annullamento della misura cautelare. Pronunciandosi quindi per l’annullamento chiesto dalle difese mentre la Procura ne aveva sollecitato la conferma.
In un’intervista su Vetriolo, Cospito – era emerso dall’indagine – scriveva: “colpire, colpire e ancora colpire…dell’anarchia vendicatrice, non rinunciare allo scontro violento con il sistema, alla lotta armata, costi quello che costi”. Nei suoi confronti il gip del capoluogo umbro aveva disposto la custodia cautelare in carcere ritenendolo vertice di un presunto gruppo di anarchico-insurrezionalisti con riferimento nella Fai, con base nello spoletino. Provvedimento poi annullato dal tribunale del riesame come le misure nei confronti degli altri indagati.
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