ROMA – È il giorno dello sciopero generale convocato da Cgil e Uil contro la legge di bilancio del governo Meloni. Secondo il leader della Cgil, Maurizio Landini, in tutta Italia sono scesi in piazza 500 mila lavoratori. Il ministro dei trasporti, Matteo Salvini, viene fischiato a Bologna dopo aver precettato i lavoratori del settore, che si fermano solo per 4 ore fra le polemiche. La segretaria del Pd, Elly Schlein, attacca: “È una manovra che non ha investimenti per il futuro”. E ancora: “Il governo continua a calpestare i diritti, a cominciare da quello di sciopero”. A Torino scontri tra i manifestanti pro-Palestina e la Polizia: lanciati uova e fumogeni. Bruciate foto della premier, di Crosetto e altri ministri. Ecco la situazione in tempo reale, con le manifestazioni principali in programma a Napoli, Bologna e Roma.
In 20 mila nelle piazze venete, adesione al 70%
Più di 20 mila lavoratori nelle piazze dei capoluoghi, un’adesione media nelle fabbriche e negli uffici del 70%, con livelli maggiori nei comparti più in affanno. Come la moda e il settore metalmeccanico, in particolare l’automotive. Una partecipazione tra il 90% ed il 100% si è registrata in singole aziende in crisi conclamata. E per la prima volta alle agitazioni hanno preso parte anche addetti in servizio al polo Amazon rodigino. È il bilancio dello sciopero generale in Veneto, secondo i dati riferiti dalle organizzazioni sindacali. La manifestazione, commentano i dirigenti regionali di Cgil e Uil, è stata “al di sopra delle aspettative e di certo più che in quello dello scorso anno, in questo stesso periodo”.
Piantedosi: “A Torino clima pesante contro Forze di polizia”
“Oggi a Torino le stesse bandiere sventolate in nome della pace sono state scagliate contro gli operatori di polizia. Un clima pesante alimentato da frange estreme che si organizzano con il solo scopo di attaccare chi opera per garantire il diritto di manifestare le proprie idee. In una giornata complicata come questa, voglio ancora una volta ringraziare tutte le Forze di polizia che hanno saputo gestire con equilibrio e professionalità le molteplici manifestazioni e i momenti di criticità”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi.
Sciopero, a Roma adesione del personale Atac pari al 18,2%
L’adesione complessiva del personale Atac allo sciopero generale nazionale di questa mattina è stata pari al 18,2%. Lo comunica, in una nota, Roma Servizi per la Mobilità.
Sciopero, quattromila in piazza oggi a Roma
Sono circa quattromila, secondo le stime, le persone scese in piazza oggi a Roma nel giorno dello sciopero generale. In particole, in tremila circa hanno sfilato al corteo indetto da Cgil e Ull contro la Legge di bilancio, che è partito da Piazza Esquilino per arrivare in Via dei Fori Imperiali. Tra i 600-700 i partecipanti stimati alla manifestazione dei Cobas.
Furfaro (Pd): “Che bella l’Italia che non piega la testa”
“Che bella l’Italia che non piega la testa. Che bella l’Italia che dice no a una legge di bilancio che rende gli ultimi sempre più ultimi, che colpisce scuola e sanità, che non mette un solo euro per sostenere chi non può più permettersi di pagare un affitto, che non fa nulla contro i salari da fame. Insegnanti, medici, infermieri, operai. Il Paese reale, presidente Meloni, è qui. Nella piazza di Bologna, nelle strade di Roma, Milano, Napoli e di tutta Italia. Nonostante i ricatti e nonostante un ministro che precetta gli scioperi ma mai i ritardi dei trasporti di cui dovrebbe occuparsi.
Continueremo a batterci in Parlamento, al fianco dei lavoratori e delle lavoratrici, contro questa legge di bilancio ingiusta e iniqua”. Così sui social il responsabile welfare del Pd, il deputato democratico Marco Furfaro.
Cisl Bologna, militante in corteo rappresenta solo se stesso
“Cisl Area metropolitana bolognese e Fnp Cisl Area metropolitana bolognese prendono atto delle dichiarazioni, rese oggi a Bologna, durante la manifestazione di Cgil e Uil, dal signor Meli, che evidentemente preferisce esprimersi in questi contesti, piuttosto che nelle sedi proprie dell’organizzazione, cui ha liberamente aderito. Questo signore rappresenta sé stesso e forse qualche ‘dante causa’ fuori dall’organizzazione. Legittima la scelta della persona. Molto meno la scelta di prendere in mano la bandiera di una federazione che si è espressa democraticamente e unanimemente, insieme a tutte le altre, contro lo sciopero”. Lo affermano in una nota il segretario della Cisl di Bologna, Enrico Bassani, e il segretario generale Fnp-Cisl, Alberto Schincaglia, in merito alla partecipazione di Francesco Meli – ex segretario della Fim-Cisl – al corteo della Cgil e della Uil a Bologna, con una bandiera della Cisl.
Cgil, restituita Bologna alla sua identità antifascista
“Una piazza Maggiore strapiena di 50mila cittadini, lavoratori, pensionati, studenti ha infine restituito Bologna alla sua identità, dopo lo sfregio del 9 novembre: quella di una città profondamente antifascista, antirazzista e solidale, una città partigiana della pace, dei diritti e della giustizia sociale”. Lo afferma in una nota la Cgil di Bologna, al termine della manifestazione in piazza Maggiore a Bologna, riferendosi alla manifestazione dell’estrema destra che si era tenuta venti giorni fa a poca distanza dalla stazione di Bologna. “Grazie alle lavoratrici, ai lavoratori, ai pensionati, ai cittadini e agli studenti che oggi, in moltissimi, hanno compreso l’importanza fondamentale di questa giornata di lotta e hanno deciso di rinunciare a una giornata di lavoro per protestare contro una manovra iniqua e ingiusta”, scrive la Cgil.
Milano, più di 15 mila in corteo
Grandissima partecipazione di lavoratrici e lavoratori milanesi allo sciopero generale e un lungo serpentone partito questa mattina da Corso Monforte. Secondo i sindacati sono oltre 15 mila i partecipanti in piazza. “Vogliamo una politica economica inclusiva e solidale”, è lo slogan della Cgil, che insieme alla Uil ha organizzato la manifestazione. Le adesioni nelle aziende, secondo i sindacati sono quasi tutte oltre il 50 per cento. “Questo governo non dà a questo Paese la protezione che merita e abbiamo una finanziaria che ancora una volta vende le infrastrutture del Paese, che ancora una volta non dà una risposta a quel 90% di persone che paga le tasse con i propri stipendi e tiene aperto questo Paese”, ha spiegato il segretario generale della Camera del lavoro metropolitana di Milano, Luca Stanzione, che con il collega della Uil Milano Enrico Vizza ha chiuso la manifestazione.
Salvini: “A Torino non manifestanti, ma delinquenti”
“Ferma condanna” da parte di Matteo Salvini per le violenze di Torino, che hanno causato problemi anche alle Forze dell’ordine. La Lega chiede di identificare i colpevoli: “Non sono manifestanti ma delinquenti, e i delinquenti meritano la galera”, ha sostenuto Salvini secondo quanto riporta una nota della Lega.
Salvini replica alla Cgil: “Manovra non piace a Landini ma piacerà a italiani”
“Non ho tempo di stare a litigare e a polemizzare. Mi dispiace se qualcuno lo fa, io guardo oltre, non sono permaloso. Mi spiace che non si sia potuta ridurre la tassa del canone Rai, che penso possa essere utile a tante famiglie. Stiamo lavorando a una legge di bilancio che non piace a Landini, ma piacerà ad almeno 15 milioni di lavoratrici e lavoratori che dal 1° gennaio avranno una busta paga più alta, fino a 100 euro al mese, per tutti i lavoratori e dipendenti che hanno fino a 40.000 euro di reddito”, così il ministro dei Trasporti, Matteo Salvini, dai microfoni di Sky Tg24, ha risposto ai sindacati che hanno indetto lo sciopero generale per oggi. “Lascio agli altri le polemiche e mi tengo il lavoro”.
Bonelli: “Risposta a fascisti che hanno offeso Bologna”
“Oggi qui ci sono decine di migliaia di persone: una risposta forte e chiara a quei trecento fascisti che hanno sfilato in questa città, offendendo Bologna, medaglia d’oro alla Resistenza”. Così Angelo Bonelli, deputato di Avs e portavoce nazionale di Europa Verde, allo sciopero generale indetto da Cgil e Uil. “Questa mobilitazione è anche una risposta a un governo che sdogana il fascismo, come dimostrano ogni giorno con posizioni inaccettabili. E’, inoltre, una risposta a chi si oppone alla redistribuzione della ricchezza. Oggi in Italia esistono 72 super-ricchi che possiedono un patrimonio complessivo di 301 miliardi di euro, mentre non si aumentano pensioni e stipendi, si tagliano i fondi per il trasporto pubblico e si ignorano le emergenze legate alla crisi climatica”.
Fratoianni: “Da Cgil e Uil grande mobilitazione popolare”
“Questo sciopero generale promosso da Cgil e Uil è una grande mobilitazione popolare ed è giusto essere qui e rifiutare la rassegnazione di fronte a scelte di questo governo, che penalizzano la maggioranza degli italiani, non risolvono i problemi del Paese, aumentano le diseguaglianze”. Lo afferma Nicola Fratoianni (Avs), parlando con i cronisti durante il corteo sindacale che ha attraversato le vie di Bologna fino a piazza Maggiore. “Il tono usato in questi giorni da Landini? Un tono giusto – prosegue il leader di Sinistra Italiana-Avs – perché il nostro Paese ha bisogno di rivolta sociale. Rivoltare vuol dire capovolgere, e bisogna capovolgere le priorità di questo governo. La destra vuole spendere un sacco di miliardi in nuove armi e armamenti? Noi diciamo che servono più risorse per la sanità pubblica, e questo significa rivoltare il Paese. Se il governo mette 14 miliardi per il ponte sullo Stretto e taglia la scuola e l’università pubblica, fa quello che non va fatto. E bisogna rivoltare questa scelta. Avs continuerà questo impegno preso oggi nelle piazze italiane in Parlamento – conclude Fratoianni – per difendere i diritti dei lavoratori e per combattere una manovra ingiusta”.
Landini: “Il governo non rappresenta la maggioranza del Paese, la lotta continua”
A Bologna finisce con Bella ciao, subito dopo che Landini chiude il suo discorso promettendo altre azioni. “Stiamo portando avanti un’idea di società diversa, che si fonda sulla persona, sul diritto al lavoro. E siamo sulla strada giusta. Dopo quest’oggi possiamo dire che il governo non rappresenta la maggioranza del Paese. Governo e imprese abbiano l’umiltà di saper ascoltare le persone e il Paese. Noi – ha concluso il leader della Cgil – non abbiamo intenzione di fermarci né con lo sciopero né col referendum, perché la lotta alla precarietà e l’impegno sul territorio lo allarghiamo. Grazie a tutti voi. Avanti nella lotta fino alla conquista dei risultati, viva la Cgil e viva la Uil”.
Studenti e antagonisti bloccano i binari della stazione a Torino
Studenti e attivisti pro-Palestina hanno occupato a Torino i binari della stazione di Porta Susa. Dopo i disordini scoppiati davanti alla stazione di Porta Nuova, i manifestanti hanno raggiunto l’altro scalo ferroviario del capoluogo piemontese. Gli studenti, alcune centinaia, si erano divisi in due gruppi: alcuni hanno raggiunto Porta Nuova, dove ci sono stati gli scontri, altri hanno invece proseguito per Porta Susa, seguendo un itinerario diverso, e sono riusciti a entrare e a occupare i binari. Davanti a Porta Susa si registrano ancora tensioni con Forze dell’ordine.
Bombardieri a Palazzo Chigi: “Avete bloccato anche Quota 103”
“Avete bloccato anche quota 103 – ha detto il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri, parlando da Napoli – Quest’ambo secco lo avete penalizzato del 30% spostando tutto il calcolo sul contributivo e volete dirci che noi dovremmo essere contenti di questa manovra? Qualcuno lo troverete e su quello non diamo giudizi”. “Ma questi sindacati, queste persone, sono un’altra cosa, sono persone serie – ha sottolineato – non si fanno tirare la giacchetta da nessuno”, E a chi accusa Cgil e Uil di aver proclamato lo sciopero prima di aver visto la manovra, Bombardieri ha risposto: “Gli dà tanto fastidio questa presenza, questo segnale di democrazia. E anche qui rispondiamo, guardate lo sciopero lo abbiamo proclamato quando la manovra era alle Camere. Siamo organizzazioni sindacali che non hanno paura delle loro azioni. Noi non rispondiamo a padroni, ma alla gente”.
Bombardieri al governo: “Avete dato solo 3 euro ai pensionati”
“Avete deciso di far fare una grande festa ai pensionati? Gli avete concesso persino 3 euro. Grande festa per tutti i pensionati. E siamo in attesa di quella che avete definito la riforma delle pensioni”, così dal palco di piazza Matteotti a Napoli, Pierpaolo Bombardieri, nell’intervento conclusivo della manifestazione per lo sciopero generale indetto da Uil e Cgil. “Non abbiamo dimenticato chi voleva bloccare il Paese per tre giorni per abbattere le pensioni – ha affermato – è lo stesso che oggi lo blocca per quattro ore. È sempre la stessa persona. E allora non prendete in giro le persone”.
Riaperte tutte le fermate della metro a Roma
Lo sciopero è terminato. I servizi della metro a Roma – si apprende da Atac – sono tutti regolari e sono state riaperte tutte le stazioni dopo le 13.
Landini: “Cuneo fiscale stabilizzato? Ma pensano che siamo tutti cog…?”
Affondo del leader Cgil sul cuneo fiscale: “Stanno dicendo che hanno stabilizzato il cuneo fiscale. Ma pensano che siamo tutti cog…? Se il governo Draghi ha dovuto prendere questa decisione è perché la Cgil e la Uil proclamarono uno sciopero generale per chiedere riforme strutturali. Questo governo – ha evidenziato Maurizio Landini – non ha fatto altro che confermarla, altrimenti avrebbe determinato la riduzione dei salari. È come se mi dai un paio di scarpe, poi dopo un anno mi dici ‘te le lascio’, dopo due anni mi dici ‘te le lascio ancora’ e al terzo anno mi dici ‘sei contento? Te le lascio strutturalmente’. Ma sono sempre le stesse scarpe, in tre anni le scarpe si consumano, è ora di cambiarle e addirittura non hanno neanche più le suole. Non lo dice solo il sindacato, lo dicono anche i commercialisti e i consulenti del lavoro”.
Roma, anche D’Alema al corteo dei sindacati
La manifestazione di Cgil e Uil è partita alle 9,30 da Piazza dell’Esquilino per arrivare in Via dei Fori Imperiali, dove sono in programma gli interventi dei segretari generali regionali. Tra i big della politica che hanno sfilato nella Capitale insieme con i sindacati, oltre alla segretaria del Pd Elly Schlein, anche l’ex presidente del Consiglio Massimo D’Alema. In un corteo distaccato dei Cobas, in centinaia hanno scandito cori contro il governo e il comune di Roma: partiti da piazza Indipendenza, si sono diretti a piazza Barberini.
A Torino bruciate sagome e foto di premier e ministri
A Torino, al termine del corteo di studenti, centri sociali e attivisti pro-Palestina, i manifestanti – alcune centinaia – hanno bruciato una sagoma di stracci raffigurante il volto del ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini e tre maxifoto coi i volti della premier Giorgia Meloni, del ministro della Difesa Guido Crosetto e dell’amministratore delegato di Leonardo, Roberto Cingolani. Il tutto è avvenuto tra grida di “Al rogo al rogo” e “dimissioni dimissioni”.
Landini: “Noi fondamentalisti? Sì, perché vogliamo rivoltare il Paese come un guanto”
Al governo che lo ha criticato, dicendo che la Cgil è fondamentalista perché vuole rivoltare Paese, Landini risponde: “Mi sono permesso di usare una parola che ad alcuni esponenti del governo non è piaciuta, ci hanno detto fondamentalisti. Noi – rivendica – siamo in piazza perché vogliamo rivoltare questo Paese come un guanto, perché noi pensiamo a un Paese dove c’è zero evasione fiscale, a un Paese dove c’è zero precarietà, un Paese dove ci sono zero morti sul lavoro, noi pensiamo a Paese dove c’è zero sfruttamento, dove c’è zero lavoro nero. È essere fondamentalisti questo? Oppure essere stanchi ed esserci rotti le scatole perché paghiamo le tasse anche per chi le evade o ha i condoni di questo governo?”
Landini al governo: “Sì, noi facciamo politica”
“Siamo stati accusati di non fare i sindacalisti, che facciamo politica, e io lo dico in modo molto esplicito e chiaro: sì, è assolutamente vero, noi tutti assieme facciamo politica, ma noi pensiamo alla politica che è una cosa seria che parte dai problemi delle persone in carne e ossa, che mette al centro proprio i bisogni essenziali delle persone. Lo diciamo perché per noi un altro Paese è possibile costruirlo”.
Sciopero generale, Landini: “Rivolta sociale? I problemi si risolvono solo insieme”
Cgil e Uil, dall’Ikea alla Lamborghini “adesione altissima” nelle aziende
Dai primi dati raccolti, Cgil e Uil riferiscono che si toccano punte del 100% con numerose aziende ferme, come la Heineken di Taranto, la Sammontana di Firenze, la Citterio di Parma, la Lagostina di Novara e la Dana di Reggio Emilia. Si sono astenuti dal lavoro tutti gli addetti somministrati della Beko di Varese. Altissima, proseguono, la partecipazione in tutti i settori produttivi e in tutto il Paese: 85% alla Ferrarelle in Valle Camonica, alla Lavazza di Vercelli, alle Acciaierie Beltrame Vicenza, nei punti vendita Coop e IperCoop della Liguria e alla Carrefour di Carugate (Milano); 80% alla Siemens di Trento e alla Leonardo di Pomigliano d’Arco; 98% tra i somministrati della Lamborghini di Bologna; 90% all’Ikea di Genova, alla Pirelli di Settimo Torinese e alla Fincantieri di Castellammare di Stabia; 75% a Poltrona Frau di Macerata, alla Italcementi di Brescia e alla Fincantieri di Palermo; 95% alla Isab di Siracusa. Elevata l’adesione anche nel settore della conoscenza, con tante scuole completamente chiuse nelle maggiori città italiane.
Bombardieri, Salvini guarda piazze e porta rispetto
“Guarda queste piazze, Salvini, e porta rispetto. Guarda queste persone, sono le facce di chi ha i calli alle mani”, ha detto Pierpaolo Bombardieri, dal palco di una piazza Matteotti gremita da migliaia di lavoratori: 30.000 secondo gli organizzatori dello sciopero generale. “Napoli ha dato oggi una forte risposta democratica e pacifica a chi cerca di mettere in discussione il diritto di sciopero. Salvini – afferma il segretario generale della Uil – dice che siamo ridicoli. Non offendi me, ma queste persone in piazza che rinunciano a soldi per stare qua”. Quando un gruppo di scioperanti ha urlato “bomba” Bombardieri ha risposto: “Non dite bomba, non siamo estremisti, oggi da qui non chiediamo rivoluzioni, ma chiediamo salari, sanità, scuola che funzionino”.
Landini: “I regimi autoritari mettono in discussione gli scioperi”
“Non è un caso che i regimi autoritari come primo atto hanno sempre messo in discussione il diritto di sciopero e hanno sempre chiuso e assaltato le sedi sindacali”, ha ricordato il segretario della Cgil Maurizio Landini, a Bologna. “Se il fascismo e il nazismo sono stati sconfitti è stato grazie al mondo del lavoro. Coloro che in queste ore hanno cercato di mettere in discussione questo diritto, ricordino che in Italia la democrazia esiste perché – ha aggiunto Landini – il mondo del lavoro ha sconfitto prima il fascismo e il nazismo e poi il terrorismo, rosso e nero”.
Cgil e Uil, adesione oltre il 70%
Adesione “altissima” allo sciopero già nei primi turni di lavoro. Oltre il 70% delle lavoratrici e dei lavoratori ha incrociato le braccia in tutta Italia in occasione dello sciopero generale proclamato da Cgil e Uil contro la legge di bilancio del governo, con punte anche del 100% in alcune aziende. Lo riferiscono i sindacati in una nota, sottolineando la “grandissima” partecipazione alle 43 manifestazioni che si stanno svolgendo nel Paese. Più di 50 mila al corteo di Bologna, con il segretario generale della Cgil Maurizio Landini. E oltre 30 mila a Napoli, con il segretario generale della Uil Pierpaolo Bombardieri.
Landini: “In tutta Italia scesi in piazza 500 mila lavoratori”
Secondo il leader della Cgil, Maurizio Landini, in tutta Italia sono scesi in piazza 500 mila lavoratori. “Se in Europa c’è la democrazia e perché le lavoratrici e i lavoratori non hanno mai rinunciato alla propria dignità, anche quando farlo significava finire nei campi di concentramento. Chi ha tentato di mettere in dubbio questo diritto sappia che in Italia la democrazia esiste perché ha sconfitto prima il fascismo e poi il terrorismo”.
Il vicepremier Tajani: “Da Landini linguaggio fondamentalista, fa propaganda”
“Landini utilizza sempre un linguaggio fondamentalista. Un sindacalista dovrebbe parlare dei diritti dei lavoratori, non fare minacce, invocare la rivolta sociale. Bisogna sempre usare buonsenso e un linguaggio che serva a risolvere i problemi, non a incendiare le piazze, fare propaganda. Per questo dico che è più un linguaggio da politico che da difensore dei lavoratori”. È il commento del vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani (FI), a margine del Forum Coldiretti.
Bombardieri: “Non abbiamo paura, non molleremo”
“Siamo organizzazioni sindacali che non hanno paura delle loro azioni, a questa gente dobbiamo dare una speranza. Nel corteo ho sentito quella canzone che dice ‘sarò con te e tu non devi mollare, abbiamo un sogno nel cuore, Napoli torna al lavoro’. Lo faremo insieme, non molleremo di un millimetro perché anche noi abbiamo un sogno nel cuore, quello di dare dignità al lavoro, dare speranza ai nostri figli per un Paese diverso. Insieme ce la faremo e non molleremo”, ha detto Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil, chiudendo il comizio in piazza Matteotti a Napoli.
Scontri a Torino, uova e fumogeni contro le Forze dell’ordine
Scontri tra le Forze dell’ordine e antagonisti che hanno partecipato allo “spezzone sociale” del corteo per lo sciopero generale a Torino. Sono avvenuti vicino alla stazione di Porta Nuova, in via Sacchi, nel centro della città, dove i manifestanti hanno cercato di entrare sfondando il cordone della Polizia. Le Forze dell’ordine li hanno respinti a manganellate, i manifestanti hanno sferrato calci e pugni e usato le aste delle bandiere. Scanditi dai manifestanti slogan contro Salvini e la Tav Torino-Lione.
A Napoli in 30.000 al corteo: “Manovra contro i cittadini”
La stima è degli organizzatori. La testa del lungo corteo è in piazza Mancini, dove stanno intervenendo i rappresentanti sindacali regionali. La manifestazione in una piazza gremita, dove si cita la lunga lista di vertenze in corso. “La manovra del governo Meloni è contro i cittadini”. In piazza oggi “c’è il Paese che il governo non vede, non consentiremo che qualcuno disegni per la Campania un futuro senza fabbriche, fatto di emigrazione obbligata, assistenzialismo e diseguaglianze”, ha detto il segretario generale della Cgil Napoli e Campania, Nicola Ricci, nell’intervento dal palco di piazza Matteotti, al termine del corteo. “Questo governo sta per decidere che tutte le crisi aziendali, per le realtà al di sotto dei 250 dipendenti, saranno scaricate sulle Regioni, lavandosene le mani e scaricando sul territorio la ricerca di soluzioni che solo il governo deve trovare”. Il rappresentante della Cgil cita le crisi per cui si è in attesa di soluzione: Jabil, Dema, IIA, Softlab, Conbipel, Gesco, Nuroll, Tta.
Borghi: “Ideologismi prevalgono su questioni di merito”
“Se invece di uno scontro dai toni impropri, il confronto tra politica e sindacato si concentrasse sul merito, dovremmo affrontare tre macro-questioni”. Lo ha detto Enrico Borghi, capogruppo di Italia Viva al Senato, a Coffee break. “La prima è il dato salariale. Mentre gli altri paesi investivano in termini di innovazione, produttività ed efficienza della Pa e scaricavano i margini raggiunti nei salari reali dei lavoratori, in Italia questo non è accaduto. A pagare sono i lavoratori, perché da trent’anni i loro salari sono bloccati. Abbiamo poi un grandissimo problema di ceto-medio e di Pmi. Il fatto che Germania e Francia si fermino è una brutta notizia perché a scontare le conseguenze saranno le Pmi del Nord, fornitrici di questi due grandi mercati. Terzo: se gli italiani sono costretti a ricorrere a 40 miliardi di spesa propria per sostituirsi alla rete sanitaria pubblica, è un problema. Queste tre questioni dovrebbero essere affrontate senza ideologismi”, ha aggiunto
Bombardieri: “In 10 anni 200 mila ragazzi via dal Sud, perché devono andar via?”
Il corteo è arrivato in piazza Matteotti che fa fatica a contenere tutti i partecipanti. Bombardieri torna sui dati Svimez: “Grande partecipazione di Napoli e Campania anche alla luce dei dati di Svimez che richiedono una inversione di tendenza. È mai possibile che in dieci anni perdiamo 200.000 ragazzi che lasciano il Sud per andare a lavorare all’estero? Ci dicono che ci sono i record dell’occupazione, può darsi, ma questi ragazzi perché devono andare via? Come possiamo recuperarli e far sì che tornino a lavorare in queste terre? Napoli e della Campania danno oggi anche questo segnale al Paese”.
Al corteo di Mestre striscione contro violenza sulle donne
Uno striscione con la scritta “Stop alla violenza contro le donne” ha guidato a Mestre (Venezia) il corteo di Cgil e Uil in occasione dello sciopero contro la manovra economica. Oltre alla manifestazione veneziana che ha attraversato il centro della terraferma – 7.000 i partecipanti, secondo gli organizzatori – i sindacati hanno organizzato cortei in tutte la province del Veneto. Nel corso della manifestazione sono stati ricordati i dati sulla crisi economica nel Veneziano, dove le aziende attive sono passate 25.159 del 2021 a 24.954 nel 2023; le domande di Naspi da 34.988 nel 2021 a 43.861 nel 2023; la cassa integrazione in aumento dal primo semestre 2023 allo stesso periodo 2024 da 1.059.000 a 2.363.000 ore, con una crescita del 123%.
Landini: “Salvini faccia il ministro anche tutti gli altri giorni”
“Se a uno gli piace esultare per gli insuccessi, faccia pure. Non so di cosa dovrebbe esultare un ministro. Dovrebbe esultare quando i treni funzionano, quando i servizi pubblici funzionano, dovrebbe esultare in questo senso. Quindi Salvini si renda conto che lui, il ministro, non lo deve fare solo il giorno in cui viene proclamato lo sciopero generale, dovrebbe farlo anche in tutti gli altri 364 giorni. Cosa che non sta facendo, perché è sotto gli occhi di tutti”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, a margine del palco di piazza Maggiore dove si conclude il corteo per lo sciopero generale a Bologna.
Schlein: “No ai contratti pirata”
Schlein: “C’è un attacco senza precedenti alla rappresentanza sindacale. Noi siamo qui per dire che non accettiamo la normalizzazione dei contratti pirata. Vogliono rendere i lavori più fragili, più vulnerabili e più ricattabili”. La segretaria del Pd guida il corteo a Roma tenendo lo striscione unitario di Cgil e Uil con la scritta: “Manovra sbagliata”.
Segnalata adesione del 95% all’Ast di Terni
In Umbria alta adesione allo sciopero nel settore privato. Secondo fonti sindacali, è stata del 95% all’Ast di Terni e tra il 70 e l’80% in diverse altre aziende.
Non ancora disponibili invece i dati dell’adesione per il settore pubblico e trasporti. In Umbria la manifestazione di Cgil e Uil Umbria si svolge proprio a Terni.
Qualche fischio anche per la Cisl a Bologna
Dal palco, il segretario della Uil Emiliana, Borghetti: “Ci dispiace che qualcuno abbia mancato l’appuntamento di oggi, questa è una piazza unitaria, per le tutte persone che lottano per un Paese più giusto e non si accontentano delle briciole”.
Fischi per il ministro Salvini a Bologna
Fischi per il ministro Salvini a Bologna, quando il segretario regionale Uil, Marcello Borghetti, lo nomina dal palco: “Caro ministro Salvini – dice Borghetti – non ci sono solo i barconi in Italia. Torna fra noi ministro, torna nel Paese reale dove tutti i giorni ti vorremmo attento a un trasporto pubblico in grande crisi. Anche ieri i treni erano in ritardo e non era sciopero. Ministro, cerca di stare attento a questo settore. Basta provocarci”.
Conte, solo banche e industrie armi non protestano
“Ci possiamo chiedere perché tutti sono penalizzati da questa manovra, tutti scioperano, tutti si lamentano, eccetto le industrie delle armi e delle banche? Perchè questi sono gli unici avvantaggiati”. Lo ha detto Giuseppe Conte, a margine dell’evento ‘Lo sport come strumento di pace’. “Carovita, tagli alla sanità, alla scuola: dappertutto è una sofferenza, il Paese sta scendendo giù e questa manovra non è assolutamente adatta. È nel segno dell’austerity, peraltro sottoscritta a Bruxelles con l’accordo e il Patto di stabilità”, ha aggiunto. “Questo governo è incapace e inadeguato alla situazione di difficoltà che stanno vivendo l’Italia e gli italiani”, ha concluso Conte.
Al corteo di Bologna spunta una bandiera della Cisl
Al corteo di Bologna di Cgil e Uil spunta anche una bandiera della Cisl. La regge Francesco Meli, che nei primi anni Duemila è stato segretario della Fim Cisl di Bologna. “È giusto essere qui oggi. Ora sono un pensionato, collaboro con la Cisl sui servizi – racconta – Quella di oggi è una posizione incomprensibile, sotto tutti i punti di vista. Un anno e mezzo fa si era firmata una piattaforma unitaria, che è rimasta lettera morta e neanche su questo la Cisl ritiene giusto mobilitarsi. È un problema di gruppo dirigente nazionale, spero che col congresso di primavera ci sia uno scatto d’orgoglio della Cisl che riprenda in mano il bandolo della matassa che si sta perdendo”. E nel corteo c’è chi si complimenta: “Lei è una mosca bianca”.
Il governatore de Pascale in corteo a Bologna: “Importante essere qui”
Alla manifestazione di Cgil e Uil a Bologna partecipa anche Michele de Pascale, eletto presidente della Regione Emilia-Romagna, senza però fascia tricolore addosso. “È importante essere qui perché questa è una manifestazione che contesta una manovra che non dà risposta a nessuno dei problemi del Paese – ha detto de Pascale – Non dà risposta sulla sanità, che per l’Emilia-Romagna è la priorità numero uno, e non dà segnali di politica industriale”. Ma c’è anche “un problema enorme sui Comuni” col ritorno del blocco del turnover. Insomma, per de Pascale “i sono elementi oggettivi che speriamo che anche manifestazioni come questa possano portare il governo a riflettere, a ragionare in Parlamento e fare scelte diverse”.
In 10mila a Palermo: “Salvini come Cetto La Qualunque”
Sono circa 10 mila, secondo gli organizzatori, i partecipanti al corteo dello sciopero generale della Cgil e Uil, partito da piazza Croci a Palermo. In testa al corteo, che raggiungerà piazza Verdi, ci sono il segretario regionale della Cgil Alfio Mannino, la segretaria regionale della Uil, Luisella Lionti ed il segretario nazionale organizzativo della Uil Emanuele Ronzoni. Tra i politici presenti il coordinatore regionale del M5S in Sicilia, Nuccio di Paola, la senatrice del M5S Dolores Bevilacqua ed il presidente della commissione parlamentare Antimafia all’Ars, Antonello Cracolici del Pd.
Tantissimi i cartelli, tra i quali uno che vede il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini in una caricatura paragonato al personaggio del film Cetto La Qualunque. “Come nel film Qualunquemente, il ministro Salvini precetta tutto e di più, compreso mandare a mare gli immigrati”, ha affermato Nicola Barone lavoratore della Uil.
Sciopero generale, migliaia in piazza a Firenze
È partito da piazza Santa Maria Novella prima delle 10 il corteo regionale organizzato da Cgil e Uil Toscana a Firenze per lo sciopero generale di oggi: diverse migliaia di manifestanti stanno sfilando per le vie del centro storico e i lungarni con bandiere, striscioni e cartelli, per arrivare a piazza Poggi, dove si terrà il comizio conclusivo con gli interventi dei delegati, della segretaria confederale nazionale Uil Ivana Veronese e il segretario generale della Cgil Toscana Rossano Rossi. “Questo governo non vuole sentire chi dissente e per questo motivo cerca di impedirci di manifestare, ma la risposta di stamani mi sembra abbastanza chiara”, ha affermato Rossi.
Schlein: “È grave l’attacco di questo governo al diritto di sciopero”
La segretaria del Pd, Elly Schlein, attacca il governo e la legge di bilancio in discussione: “È una manovra che taglia la sanità pubblica, che taglia i fondi alla scuola, che ha mancato le promesse di aumento delle pensioni, che non ha investimenti per il futuro, che non prevede il rinnovo di quei cinque milioni di lavoratori e lavoratrici che attendono il rinnovo contrattuale. Questo è un momento per difendere il diritto di sciopero, noi come Pd – ha aggiunto la segretaria del partito – siamo e saremo al fianco dei lavoratori e dei loro rappresentanti per chiedere l’ascolto che è mancato. E il rispetto dei diritti che questo governo continua a calpestare. È grave l’attacco al diritto di sciopero”.
Uil Puglia, Meloni venga in piazza a sentire il Paese reale
La firma dell’accordo per i fondi di coesione e sviluppo “è una cosa che noi aspettavamo da tempo, ma sicuramente non è una risposta”. Lo ha detto a Bari il segretario generale della Uil Puglia, Gianni Ricci, a margine della manifestazione organizzata in occasione dello sciopero generale. La presidente del Consiglio Giorgia Meloni è attesa a breve Bari per la firma dell’accordo con la Regione Puglia. “La premier Meloni deve venire qui – ha aggiunto Ricci – Visto che è a Bari, deve venire in piazza per sentire la voce del Paese reale e non di quello che ci raccontano”.
Bombardieri: “Dramma sanità, un milione di persone da Sud a Nord per le cure”
“Avevamo chiesto di detassare gli aumenti contrattuali, di parlare di contrattazioni di secondo livello per discutere di competitività in questo Paese. E poi parliamo di servizi, sanità, contratti dei lavoratori che operano in questi settori e che perdono spesso anche la vita per salvare quella degli altri e garantire servizi pubblici dignitosi”. Lo ha detto il segretario nazionale della Uil Pierpaolo Bombardieri in occasione dello sciopero a Napoli. “Non ci interessa – ha spiegato – se sulla sanità si è speso di più, il dramma della sanità è che non riesce a dare servizi. Chi deve andare oggi a fare una visita, non riesce ad avere un appuntamento, non riesce a trovare una soluzione, un milione di persone si sposta dal Sud al Nord per essere curato. Questi sono i temi che abbiamo posto nella giornata di oggi, sono le nostre richieste al governo”.
Sciopero, in 15mila in piazza a Torino
Sono 15mila, secondo Cgil e Uil Piemonte, i lavoratori che partecipano alla manifestazione a Torino, arrivati da tutta la regione. Il corteo, partito da piazza XVIII dicembre, si concluderà in piazza Castello, con gli interventi della segretaria nazionale Uil Vera Buonomo e del segretario generale della Cgil Piemonte, Giorgio Airaudo.
Bombardieri: “C’è gente che ha votato anche per il governo”
In piazza a Napoli si attendono 30 mila persone. Il corteo è partito con cori e insulti contro Salvini. E Bombardieri rincara la dose contro il vicepremier: “Qui probabilmente c’è anche gente che ha votato il governo. Dovrebbero fare qualche riflessione in più. Non tutto il governo mi pare abbia fatto le stesse valutazioni. Salvini si è sprecato in insulti. Ci ha detto che siamo estremisti che siamo ridicoli. Questi insulti forse sono rivolti a queste persone, che riempiono 40 piazze in una protesta pacifica e democratica. Ma il vicepresidente del Consiglio attacca in questo modo un diritto riconosciuto dalla Costituzione”. Autobus sono arrivati da tutta la Campania.
Landini: “Oggi inizia percorso di mobilitazione”
“È una giornata di mobilitazione come non si vedeva da tempo e per quello che ci riguarda questo significa non limitarci alla protesta oggi. Oggi inizia un percorso di mobilitazione per rivoltare come un guanto questo paese”. Così il segretario Cgil, Maurizio Landini, parlando coi cronisti a Bologna prima dell’avvio del corteo di oggi in occasione dello sciopero generale. “Basta ingiustizie, basta precarietà”, ha aggiunto.
Il governatore dell’Emilia-Romagna: “Negato diritto alla salute, anche al Centro-Nord”
Michele de Pascale, governatore dell’Emilia-Romagna: “C’è un diritto che in questo momento in Italia viene negato ed è quello alla salute, anche le regioni del Centro-Nord non ce la fanno più. C’è anche un problema di politica industriale: il taglio sull’automotive, che per l’Emilia-Romagna è gravissimo, non porta niente di buono. E c’è un problema enorme sui Comuni, non si può tornare al blocco del turn over. Speriamo che anche manifestazioni come questa possano portare il governo a riflettere, a ragionare e a fare scelte diverse”.
Landini: “Bloccare i licenziamenti come con il Covid”
“Siamo pronti a mobilitarci per impedire che ci siano licenziamenti e chiusure di fabbriche. Chiediamo che si ripristini il blocco dei licenziamenti come è stato per il periodo del Covid”. Lo ha detto il leader della Cgil Maurizio Landini, all’apertura della manifestazione per lo sciopero in partenza da Porta Lame a Bologna. “Continuiamo ad andare avanti, a partire dal rinnovo dei contratti anche nel pubblico impiego. Chiediamo che il Parlamento, che deve ancora discutere e votare la manovra, produca dei cambiamenti radicali”, ha rimarcato il leader Cgil. “Per quello che ci riguarda proseguiremo anche nelle prossime settimane chiedendo anche il ritiro del decreto sicurezza e cambiando quelle politiche stagliate del governo. Da un certo punto di vista la lotta per il rinnovo dei contratti non è una battaglia di una parte, riguarda i lavoratori privati come quelli pubblici”.
Bombardieri: “Migliaia di operai in 40 piazze, il governo li ascolti”
“I salari peggiori d’Italia: questo è uno dei principali temi dello sciopero di oggi. Siamo in piazza per i salari, la questione economica, le persone normali che vivono di stipendio, che vivono con le pensioni, arrivano con difficoltà alla fine del mese. Questo deve essere un problema centrale nel confronto con il governo”. Lo ha detto il segretario nazionale della Uil Pierpaolo Bombardieri prima della partenza del corteo dello sciopero a Napoli. “Io credo che il governo – ha aggiunto Bombardieri – se 40 piazze in Italia si riempiono come accade oggi, dovrebbe forse fare una riflessione. Non rispetto a Landini e Bombardieri, ma rispetto alle migliaia, alle decine, centinaia di migliaia di persone che oggi sono in piazza e chiedono dei cambiamenti”.
Landini: “Il governo racconta balle”
“È chiaro – ha continuato il segretario della Cgil, Maurizio Landini – che la mobilitazione di oggi è una mobilitazione che mette al centro in realtà la necessità di nuove politiche industriali, il governo ha tagliato 4 miliardi e 600 milioni che dovevano essere destinati al rilancio e agli investimenti del settore automotive, per esempio, sta tagliando miliardi sul Mezzogiorno”. Il governo, “oggi è assente e silente, sta raccontando balle e un Paese che non c’è e le piazze si stanno riempiendo perché la gente non vive da un’altra parte, ognuno guarda la propria condizione e le condizioni stanno peggiorando”.
Landini: “C’è un rischio concreto di recessione”
Per il segretario della Cgil “siamo di fronte al 19esimo mese consecutivo di calo della produzione industriale nel nostro Paese. Quindi al di là delle balle che questo governo racconta, noi siamo di fronte, in alcuni settori, dall’abbigliamento all’automobile e ad altri, a un rischio molto concreto di recessione, di regressione. Non a caso – rimarca Landini – stanno aumentando le richieste di cassa integrazione”.
Cgil e Uil in piazza a Palermo: “Non è sciopero per pregiudizio”
È iniziato il concentramento del corteo dello sciopero generale, che partirà da piazza Croci a Palermo e raggiungerà piazza Verdi, promosso da Cgil e Uil Sicilia. Sono attese, secondo l’organizzazione, circa 7 mila persone, ma il numero potrebbe subire variazioni. Ad aprire i lavori sarà Alfio Mannino, segretario della Cgil Sicilia, con un comizio, li chiuderà il segretario organizzativo nazionale della Uil, Emanuele Ronzoni. “Non scioperiamo per pregiudizio nei confronti del governo ma per una diversa idea di Paese – spiega il segretario della Cgil Sicilia, Mannino – le scelte dell’esecutivo vanno in direzione opposta. Lavoratori e pensionati continuano a pagare il conto per tutti e si procede con passo spedito a destrutturare la sanità pubblica e tutte le infrastrutture sociali. Ora basta, subito risposte su salari, pensioni, politica industriale, Sud”.
Landini: “Il governo mente, non combatte l’evasione fiscale”
“È una bugia pura – dice Maurizio Landini, segretario della Cgil – perché le tasse per i lavoratori dipendenti e pensionati stanno aumentando, questi non stanno tassando i profitti, le rendite, non combattono l’evasione fiscale, c’è un dato molto preciso”. Il leader sindacale ne ha parlato a margine della manifestazione per lo sciopero insieme a Uil, a Bologna, contro la manovra del governo. “Nel 2024 l’Irpef, pagata al 90% da dipendenti e pensionati, ha un aumento di entrate per lo Stato di 17 miliardi. Stiamo chiedendo che quei 17 miliardi tornino a chi ha pagato quelle tasse, investendo sulla sanità pubblica, facendo le assunzioni dei pubblici dipendenti, mettendo soldi per aumentare salari, riducendo la precarietà facendo ripartire gli investimenti. Stanno facendo una manovra che ancora una volta colpisce il mondo del lavoro e in particolari dipendenti e pensionati, giovani e donne che sono più colpite dalla precarietà”, ha aggiunto il leader della Cgil.
Roma, metro in funzione. Operativi i treni sulla linea Termini-Centocelle
Metro al momento in funzione a Roma nel giorno dello sciopero generale scattato alle nove. A quanto risulta dal sito Atac, prosegue il servizio su tutte le linee (A, B/B1 e C) e sulla linea Termini-Centocelle. Risultano momentaneamente chiuse le stazioni della metro A Spagna, Repubblica, Manzoni, Re di Roma e Furio Camillo, dove i treni passano senza fermarsi.
Partito il corteo dei sindacati a Napoli
È appena partito da Piazza Mancini, a Napoli, il corteo organizzato da Cgil e Uil in occasione dello sciopero generale programmato per oggi dalle due organizzazioni sindacali. I lavoratori raggiungeranno Piazza Matteotti dopo aver attraversato il corso Umberto e via Guglielmo Sanfelice. Il comizio finale sarà affidato a Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania e Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della Uil. Ad aprire il corteo, lo striscione delle due sigle sindacali che hanno proclamato lo sciopero con la scritta “Cambiare la manovra di bilancio”.
In testa un gruppo di giovani travestiti da fantasmi, un messaggio contro la precarietà.
Landini: “Vogliamo rivoltare il Paese come un guanto”
“Noi vogliamo rivoltare come un guanto questo Paese e per farlo c’è bisogno della partecipazione di tutte le persone. La rivolta sociale, per noi, significa proprio dire che ognuno di noi non deve voltarsi da un’altra parte di fronte alle ingiustizie, anzi, deve passare l’idea che il problema mio è il problema di tutti e che solo mettendoci insieme possiamo cambiare questa situazione. È una giornata di mobilitazione come da tempo non si vedeva. Oggi inizia un percorso di mobilitazione per rivoltare come un guanto questo Paese”. Così il leader della Cgil Maurizio Landini a margine della manifestazione per lo sciopero a Bologna.
Landini: “C’è un tentativo serio di svolta autoritaria”
Landini: “C’è stato un tentativo esplicito di mettere in discussione il diritto allo sciopero. Tra l’altro in parlamento c’è in discussione un decreto sicurezza: chiediamo sia ritirato, perché fa diventare reato i blocchi stradali e le proteste, c’è un tentativo serio di svolta autoritaria che mette in discussione libertà delle persone. Lo sciopero è uno strumento di libertà, non possiamo accettarlo”.
Landini: “Il Paese chiede di cambiare leggi balorde”
Maurizio Landini, parlando a Bologna, dice che “le piazze non si precettano, abbiamo già il dato sull’adesione: è altissimo. È una giornata importantissima – aggiunge il segretario della Cgil – la miglior risposta che ci possa essere, la maggioranza di questo Paese chiede di cambiare leggi balorde. Piazze così piene dicono che siamo sulla strada giusta”
Mattarella: “Assicurare al lavoro il giusto compenso”
“Va assicurato al lavoro il giusto compenso, contrastando con forza le forme di sfruttamento che raggiungono nel caporalato un apice di inaccettabile illegalità”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in un messaggio al presidente della Confederazione agricoltori italiani (Cia), Cristiano Fini.
Sciopero nel trasporto aereo, stop dalle 10 alle 14
Nel trasporto aereo, a seguito dell’ordinanza del ministero dei Trasporti, stop dalle 10 alle 14, nel rispetto della fascia di garanzia dalle 7 alle 10. Stop, sempre dalle 10 alle 14, se non comandati in servizio, anche per i controllori di volo.
A Bologna attese 25mila persone con il segretario della Cgil, Maurizio Landini
Cgil e Uil si aspettano una grande adesione in Emilia-Romagna. Qui la manifestazione è prevista a Bologna, dove si attendono almeno 25mila persone, hanno stimato nei giorni scorsi i sindacati, che partiranno da una delle piazze simbolo della città, Porta Lame, luogo di una delle più importanti battaglie partigiane della seconda guerra mondiale, nel novembre 1944.
Nel capoluogo emiliano è atteso l’intervento del segretario generale della Cgil, Maurizio Landini, che concluderà in Piazza Maggiore la giornata dopo il corteo, gli interventi di delegati di vari settori e quello del segretario regionale della Uil, Marcello Borghetti. In città anche un altro corteo, quello dei sindacati di base, che sfila dietro allo striscione “Scioperiamo la guerra”, con i colori palestinesi.
Napoli, via al corteo alle 9,30 con il leader della Uil Pierpaolo Bombardieri
A Napoli il corteo partirà alle 9,30 e sarà presente il leader della Uil, Pierpaolo Bombardieri. I primi dati che arrivano dai luoghi di lavoro indicano una massiccia adesione in Campania. Secondo la Cgil si segnalano percentuali altissime di adesione. In provincia di Napoli hanno incrociato le braccia e sono pronti a scendere in piazza per la manifestazione regionale gli operai di Trasnova, azienda dell’indotto Stellantis, dove si registra un’adesione del 100 per cento. In Fincantieri a Castellammare di Stabia e alla Marelli di Caivano l’adesione è del 90 per cento, mentre alla Tiberina di Pomigliano d’Arco la percentuale di adesione si attesta all’80 per cento. Primi dati di adesione nel settore metalmeccanico anche in provincia di Benevento: alla Ficomirrors di Morcone l’adesione allo sciopero è del 100 per cento mentre alla Hanon Systems Italia si registra una percentuale di adesione dell’80 per cento mentre alla Leonardo è del 70 per cento. L’astensione dal lavoro per lo sciopero proclamato da Cgil e Uil è di otto ore, ridotte a quattro nel trasporto pubblico locale e marittimo (dalle 9 alle 13) e in quello aereo dalle 10 alle 14.
Lo stop dei taxi
Per i taxi stop dalle 00.01 alle 24, servizi bloccati anche soltanto in parte
Gli orari dello stop di bus, tram e metro nelle principali città
Ecco gli orari dello sciopero in alcune delle principali città: a Milano dalle 9 alle 13; a Torino dalle 9 alle 12; a Genova dalle 9:30 alle 13; a Bologna dalle 9 alle 13; a Firenze dalle 9 alle 12.30 mentre la tranvia dalle 9.30 alle 13; a Roma dalle 9 alle 13; a Napoli dalle 9.30 alle 13; a Bari dalle 9 alle 12.30; a Cagliari dalle 9:30 alle 12:45.
Stop dalle 9 alle 13 del trasporto pubblico locale
Nel trasporto pubblico locale, a seguito dell’ordinanza del ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, stop di 4 ore dalle 9 alle 13, degli addetti di autobus, tram e metropolitane nel rispetto delle fasce di garanzia, stabilite a livello locale.
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