L’esercito israeliano ha riferito che nelle ultime 24 ore i caccia hanno colpito circa 290 obiettivi nel Libano meridionale, tra cui lanciatori di missili e siti militari di Hezbollah. Lo riporta Haaretz.
L’esercito israeliano ha dichiarato che più di 100 razzi sono stati lanciati dal Libano nelle prime ore di stamane, aggiungendo che i servizi antincendio stavano lavorando per spegnere gli incendi provocati dai proiettili caduti.
L’esercito ha affermato che “circa 85 razzi sono stati identificati mentre dal Libano arrivavano in territorio israeliano” a partire da poco dopo le 6 del mattino locali, mentre in un precedente attacco iniziato poco prima delle 5 del mattino, “circa 20 razzi sono stati identificati mentre arrivavano dal Libano”. Hezbollah afferma di aver colpito complessi industriali militari in Israele in risposta alle esplosioni di cercapersone e walkie-talkie dei giorni scorsi, che hanno provocato decine di morti e migliaia di feriti.
“In una prima risposta” alle esplosioni, Hezbollah “ha bombardato i complessi industriali militari di Rafael” nel nord di Israele con “decine” di razzi, afferma il partito di Dio in un comunicato.
L’Ambasciata americana in Libano ha portato al massimo il livello d’allerta sul Paese sconsigliando a tutti i cittadini Usa di non viaggiare in Libano per motivi di sicurezza.
In nottata l’esercito israeliano ha fatto irruzione nella sede di Ramallah di Al Jazeera per notificare la chiusura per 45 giorni. L’ingresso dei militari negli uffici della Cisgiordania è stato testimoniato in diretta dalla stessa emittente qatariota.
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