Blinken è atterrato a Tel Aviv e domani, lunedì, incontrerà il premier Netanyahu. Intanto, dopo la due giorni di Doha sugli accordi di pace, Israele torna ad attaccare. Un raid notturno dell’Idf ha provocato 19 morti a Gaza: tra le vittime anche una donna e i suoi sei figli. Italia, Gran Bretagna, Francia e Germania sostengono il lavoro dei mediatori. Tajani, “non possiamo perdere tempo”
Salgono a 29 i morti per i raid israeliani su Gaza, tra ieri e oggi
È salito a 29 morti il bilancio degli attacchi israeliani che hanno colpito la Striscia di Gaza ieri sera e oggi. A riferire del bilancio sono le autorità sanitarie locali e fra le vittime ci sono anche una donna e i suoi 6 figli rimasti uccisi in un raid a Deir al-Balah, nel centro della Striscia. Fra i 6 bambini ci sono anche 5 gemelli, e non 4 gemelli come riferito in un primo momento. Un altro attacco a est di Deir al-Balah ha provocato almeno 4 morti, secondo un giornalista di AP presso l’ospedale dei martiri di Al-Aqsa. Inoltre un attacco nella città settentrionale di Jabaliya ha colpito 2 appartamenti, uccidendo 2 uomini, una donna e sua figlia, secondo il ministero della Salute di Gaza. Altri 2 attacchi nella zona centrale di Gaza hanno causato la morte di 9 persone, secondo quanto riferito dall’Al-Awda Hospital. E un’altra persona è rimasta uccisa in un attacco a Nuseirat. Sabato sera un attacco nei pressi della città meridionale di Khan Younis aveva ucciso 4 persone della stessa famiglia, fra cui 2 donne. A riferirlo l’ospedale Nasser.
Morta la guardia israeliana colpita a martellate
E’ morto l’ agente della sicurezza della colonia israeliana di Kedumim, in Cisgiordania, colpito a martellate da un operaio palestinese e poi derubato della pistola. L’uomo è morto in ospedale, mentre si cerca l’assalitore. A dare notizia del decesso fonti ospedaliere del Rabin Medical Center di Petah Tikva, riprese da Ynet.
La vittima era stata ricoverata in condizioni critiche ed era stato trasportato in ospedale con un’ambulanza militare. L’Idf ha lanciato la caccia all’uomo.
Giornalista turco leggermente ferito a Gaza
Sami Barhoum, giornalista turco di TRT Arabi a Gaza, e la sua troupe sono stati colpiti dalle forze israeliane. Lo riporta l’agenzia di stampa con sede a Istanbul.
Secondo TRT, Barhoum è rimasto “leggermente” ferito. Il giornalista ha detto che la sua troupe è stata colpita cinque volte mentre preparava un servizio.
Secondo le cifre del Committee to Protect Journalists (CPJ), almeno 111 giornalisti e operatori dei media sono tra le persone uccise dall’inizio della guerra, dal 7 ottobre 2023. Il Government Media Office ha stimato che la cifra sia di almeno 165 giornalisti palestinesi uccisi dall’inizio del conflitto.
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Israele. Domani l’incontro con il primo ministro Benjamin Netanyahu,
Il segretario di Stato americano Antony Blinken è arrivato in Israele per la sua nona visita nella regione dagli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre. Blinken è atterrato a Tel Aviv con l’obiettivo di intensificare la pressione diplomatica per raggiungere un accordo di cessate il fuoco a Gaza la prossima settimana. Il segretario di Stato Usa incontrerà domani il primo ministro Benjamin Netanyahu, il ministro della Difesa Yoav Gallant, il ministro degli Esteri Israel Katz e il presidente Isaac Herzog.
Palestinese colpisce con un martello una guardia di sicurezza e gli ruba l’arma. Poi fugge
Un operaio palestinese ha colpito con un martello una guardia di sicurezza di una fabbrica vicino a Kedomim, nel parco industriale di Bar-On, in Cisgiordania. Gli ha preso l’arma ed è fuggito rubando un’auto. I residenti della zona sono stati invitati a restare nelle loro case. Forze dell’esercito israeliano lo stanno cercando con ingenti mezzi per timore che possa compiere un attentato. Lo riferiscono le forze di sicurezza. L’agente è in condizioni critiche.
Sale a 24 morti il bilancio delle vittime negli ultimi attacchi israeliani nella Striscia di Gaza
Salgono a 24 le vittime nei raid israeliani che hanno colpito anche altre aree della Striscia di Gaza. Secondo il report del ministero della Sanità di Gaza, in un attacco nella città settentrionale di Jabalia, che ha colpito due appartamenti in un edificio residenziale, sono stati uccisi 2 uomini, una donna e sua figlia; 9 morti sono stati registrati invece in altri 2 attacchi che hanno colpito il centro di Gaza, secondo quanto riferito dall’ospedale Al-Awda; ieri sera invece, secondo l’ospedale Nasser in un attacco vicino alla città meridionale di Khan Yunis sono rimaste uccise 4 persone della stessa famiglia, fra cui 2 donne.
Netanyahu: “Flessibili su alcuni punti accordo, su altri no”
“Ci sono cose su cui possiamo essere flessibili e altre su cui non possiamo esserlo, e insistiamo su queste possiamo. La pressione militare e diplomatica è il modo per liberare gli ostaggi. I principi che abbiamo stabilito sono essenziali per la sicurezza di Israele”. Lo ha detto alla riunione di governo il premier israeliano Benyamin Netanyahu facendo riferimento ai colloqui per arrivare a un accordo con Hamas sulla tregua a Gaza e la liberazione degli ostaggi. Intervenendo all’inizio della riunione settimanale del governo a Gerusalemme, Netanyahu ha affermato che Israele sta rispettando le sue richieste nei colloqui, posizioni che, a suo dire, sono in linea con la proposta presentata dalla Casa Bianca a maggio. “Stiamo conducendo negoziati molto complessi – ha affermato – mentre dall’altra parte c’è un’organizzazione terroristica omicida, disinibita e ostinata”. Il premier israeliano ha inoltre sottolineato che Hamas continua a rifiutare un accordo: “Non ha nemmeno inviato un rappresentante ai colloqui di Doha. La pressione dovrebbe essere rivolta a Hamas e al suo leader Yahya Sinwar, non al governo israeliano”, ha detto. E, senza citare l’Iran e Hezbollah, ha affermato: “Israele è preparato per ogni minaccia, sia in difesa che in attacco. Siamo determinati a difenderci e siamo anche determinati a far pagare un prezzo molto alto a qualsiasi nemico che osi attaccarci, da qualsiasi teatro”.
Idf: “Venti razzi lanciati da Hezbollah verso Kiryat Shmona”
L’esercito israeliano ha riferito che “l’Aeronautica militare israeliana ha effettuato oggi una serie di attacchi contro siti e terroristi di Hezbollah nel Libano meridionale”. I raid sono arrivati in risposta alla raffica di 20 razzi lanciati dai miliziani sciiti legati all’Iran verso la cittadina di Kiryat Shmona. Alcuni missili sono stati intercettati dalle difese aeree, non ci sono notizie di feriti.
Media: domani alle 11 l’incontro tra Blinken e Netanyahu
l segretario di Stato americano Antony Blinken incontrerà il primo ministro Benyamin Netanyahu domani alle 11 ora locale, ha riferito un funzionario israeliano al Times of Israel. Blinken incontrerà anche il ministro della Difesa Yoav Gallant, il ministro degli Esteri Israel Katz e il presidente Isaac Herzog.
Chiusa la rappresentanza diplomatica norvegese in Cisgiordania
La Norvegia chiuderà la sua rappresentanza in Cisgiordania dopo che Israele ha revocato lo status dei diplomatici norvegesi responsabili dei territori palestinesi. Lo ha scritto su X il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz. L’ azione è stata la conseguenza “del riconoscimento da parte della Norvegia di uno stato palestinese-Hamas dopo il massacro del 7 ottobre e del suo sostegno all’emissione di mandati di arresto contro il primo ministro Benjamin Netanyahu e alti funzionari israeliani”, ha spiegato Katz.. Il ministro degli Esteri norvegese Espen Barth Eide ha criticato la decisione di Israele definendola “estrema e irragionevole”, aggiungendo che “questa decisione mira a colpire i palestinesi, l’Autorità nazionale palestinese e tutti coloro che difendono il diritto internazionale, la soluzione dei due Stati e il legittimo diritto dei palestinesi all’autodeterminazione”. La rappresentanza norvegese ad Al-Ram, in Cisgiordania, operativa da circa 30 anni, rimarrà chiusa fino a nuovo avviso.
Gaza: il bilancio delle vittime versoi 40.100 morti
Il bilancio aggiornato dell’offensiva militare lanciata da Israele contro la Striscia di Gaza dopo gli attacchi del 7 ottobre da parte del Movimento di Resistenza Islamica (Hamas) conta ora 40.099 palestinesi uccisi e 92.609 feriti. Il Ministero della Sanità di Gaza, controllato da Hamas, ha denunciato nel suo ultimo rapporto, altri due massacri a opera di Israele che, da sabato, hanno provocato 25 morti e 72 feriti. “Ci sono vittime sotto le macerie e sulle strade che le ambulanze e la protezione civile non sono in grado di raggiungerle”. Risultano disperse 10mila persone, quindi il bilancio delle vittime potrebbe essere ancora più alto di quello diffuso oggi.
Sono dieci i cittadini stranieri ancora in ostaggio a Gaza
Dieci cittadini stranieri sono ancora prigionieri di Hamas a Gaza. Otto dei 115 ostaggi dei miliziani sono infatti thailandesi, due provengono rispettivamente dal Nepal e dalla Tanzania. Prima dell’attacco 3o milathailandesi erano arrivati in Israele e lavoravano in agricoltura. La maggior parte è rientrata al paese di origine, ora molti di loro sperano di far presto ritorno alla coltivazione dei campi, nonostante quello che è successo, come riferisce Ynet. Oltre agli ostaggi ancora detenuti infatti 48 thailandesi sono stati uccisi da Hamas nel massacro del sette ottobre. Al momento non si sa in quale fase potrebbero essere liberati se l’accordo Israele-Hamas andasse in porto.
Unifil: tre peacekeeper lievemente feriti in un’esplosione in Libano. Non ci sono italiani
“In mattinata, tre peacekeeper in pattuglia sono rimasti leggermente feriti quando si è verificata un’esplosione nei pressi del veicolo Onu su cui viaggiavano, chiaramente contrassegnato, nei pressi di Yarine, nel Libano meridionale. Tutti i peacekeeper in pattuglia sono tornati sani e salvi alla loro base”. Lo ha reso noto la stesse missione Onu su X. “Stiamo esaminando l’incidente. Ricordiamo con forza a tutte le parti e agli attori la loro responsabilità di evitare danni ai peacekeeper e ai civili”, ha ammonito Unifil. I soldati non sono italiani.
Media: “Proposta ponte Usa, liberare prima donne e soldatesse”
La “proposta ponte” avanzata dagli Stati Uniti per “colmare le lacune rimanenti nell’attuazione dell’accordo tra Israele e Hamas” contiene, secondo indiscrezioni, “numerose questioni altamente specifiche”. Lo hanno riferito fonti vicine ai mediatori, come riporta Channel 12. In particolare uno dei punti fondamenti riguarda il numero si ostaggi ancora in vita che dovranno essere rilasciati nella prima fase di sei settimane dell’accordo: i nomi sono già stati decisi, le donne, comprese le soldatesse, verranno liberate per prime. Tra gli ostaggi che Hamas dovrebbe restituire ci sono anche l’etiope israeliano Avera Mengistu e il beduino israeliano Hisham al-Sayed, civili prigionieri a Gaza da dieci anni. Come parte dell’accordo, 47 detenuti palestinesi, rilasciati nell’accordo del 2011 nello scambio con il soldato israeliano rapito Gilad Shalit, e che sono stati nuovamente arrestati, dovrebbero essere liberati da Israele. Le fonti di Channel 12 tuttavia hanno specificato che questi elementi della proposta ponte sono stati concordati da Israele e dai mediatori, ma non da Hamas.
Idf: operazioni a sud e centro Gaza contro siti di lancio razzi
L’esercito israeliano sta operando in profondità a Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, e nella periferia di Deir al-Balah, nella parte centrale della Striscia, ha reso noto l’Idf aggiungendo che i soldati della divisione hanno ucciso diversi uomini armati e trovato armi nei giorni scorsi. A Khan Younis i caccia israeliani hanno colpito diversi obiettivi in ;;una zona da cui venerdì sono stati lanciati razzi contro la comunità di confine di Nirim e lanciarazzi pronti per un attacco contro Israele. Più a sud, a Rafah, l’Idf ha ucciso diversi uomini armati, trovato armi e diretto attacchi contro siti utilizzati da gruppi terroristici.
Raid di Israele su Gaza: 19 morti, anche una donna e i suoi 6 figli
Raid israeliani a Gaza hanno ucciso 19 persone durante la notte, tra cui una donna e i suoi sei figli a Deir al-Balah, secondo l’Al-Aqsa Martyrs Hospital, citato dalla Associated Press online. In un altro attacco aereo, due edifici residenziali sono stati colpiti nella città di Jabaliya, nord di Gaza, uccidendo due uomini, una donna e sua figlia, secondo il Ministero della Salute gestito da Hamas. Secondo l’ospedale Al-Awda di Gaza, quattro persone sono state uccise in un attacco israeliano nel centro della Striscia e sabato sera, un raid vicino a Khan Yunis ha ucciso quattro membri della stessa famiglia, tra cui due donne.
Blinken in Israele
Il Segretario di stato Usa, Anony Blinken, è arrivato in Israele. Blinken dovrebbe incontrare il primo ministro israeliano Natanyahu e altri alti funzionari dopo il vertice di Doha per il cessate il fuoco a GAza. I negoziati si svolgono all’ombra di una temuta escalation regionale.
Israele, uccisi a Jenin due terroristi di Hamas
“Sono stati eliminati a Jenin due importanti terroristi di Hamas. Sono Ahmed Abu Ara, coinvolto in ulteriori attacchi terroristici e un importante agente operativo nella produzione di esplosivi per attacchi terroristici, e Rafet Dawasi, alto dirigente dell’infrastruttura militare di Hamas nella zona di Jenin”. Lo affermano le Forze armate israeliane, secondo le quali “i due terroristi sono coinvolti nell’attacco terroristico dell’11 agosto nella valle del Giordano, durante il quale è stato assassinato Yonatan Deutsch”.
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